LIBRO Q.VÀRT o; 189 ui fletto in Nobile Depofitario , Francefco Gradenigo, e con 1588 quella Publica fede,e Acutezza, fnbito vi confluì grand’ oro, e fi rimifp il neeotio e’1 trafico, che s'era in molta parte dimi- Sfi Vi- V. li ** * D . r 1 1 • 1 • • « P‘■'«'h. nuito Due confpicue fabbriche vennero in oltre qui erette, r,«*. Fù l’una il Ponte di Riuoalto . Arco marauigliofo di Pietra, il quale , con gran bellezza , ornamento , e commodo della Città , caualcando il Canale maggiore , pretta un fermo , e continuo palio , e foftiene iopra lui, fi può dire , in aria, dall’vna fopra l’altra ripa , hofpitij di merci , anch’ eiTi di Dietrà . conftruitiui dall’ arte ; e fu l’altra le prigioni , che Pr:^> r4 * 1 rk nuoue. ii chiamano ancora col nome di nuoue , tutte compofte , e laiìricate di groffi marmori , per più iìcura cuftodia de’rei *589 carcerati. Da quelle fabbriche dentro alla Città pafsò il Publico alla ficurezza delle Fortezze al di fuori . Principiò à mandare vn fuo Patritio rapprefentante , nel Cartello fortifìimo di Bergo-mo , piantato sù la fommità del Monte , e’1 primo , ctie aft- mL douui fù Agoilmo Michele. "¿t Bfr~ Poca nebbia di controuerfia , che fuentò ben torto , nacque con 1* Arciduca Ferdinando d’Auitria , per occafione de’ Confini nel dillretto di Cadore . Si mandarono CommiiTarij da- Va^ gli vni , e dagli altri , e ftatoui per la R.epublica Paolo Pa-ruta , di eleuato intendimento , accordò con la defterità , e r**/ . , . 1 - /• Cenjìit la ragione ogni ducrepanza. di CtsJq. Tré Prenci pi Italiani in quefto tempo morirono , Fran-cefco de'Medici , Gran Duca diTofcana , Guglielmo Gon-^Ì’;;; zaga , Duca di Mantoua , e Ottauio Farnefe di Parma.tiani-Mancato il primo fenza difeendenza , e mancata in quegli fteffi giorni fua moglie , Bianca Capello , di quefto fangue Patritio fuccedeteui il fratello Ferdinando , Cardinale , à cui andò in Ambafciatore , per condolerli , e rallegrarli infieme, T omafo Contarini ; e fuccederono à Mantoua , ed à Parma IZÌI li figliuoli, Vincenzo al primo , ed al fecondo, e'1 già nomi-nato AlelTandro , che tanto valorofamente combatteua in *' Fiandra. Mancato ancor di vita il Rè Stefano di Polonia , l’ fw;Dr“7 Arciduca Malfimiliano , fratello dell* Imperatore Ridolfo , T1': e’IPrencipe Sigifmondo di Suetia, amendue afpirando à quella Corona , vennero alle mani ; ma rotto vicino à Cracouia 1* Auftriaco , rimafe lo Sueco Padrone del Campo , e Signor del Regno. Pareuano in Francia acquetati affai da certo tempo eli Vgo- r» \ • r* ir c « r 0 ,0, dijjanfia^ notti ; ma ciò fu a guifa di quel fereno , che fi apre tra le «• »,//- K.k nu- Fr^*