LIBRO EVINTO. 25? più audienze poi co’ principali Minifiri , e corroborata la«, 1604 pace , che già viuea trà la Porta , e la República, partirò-no per la loro Patria il Mocenigo medefimo , e’1 Contarmi, "■ e colà rimafe nel Bailaggio il Bono. Alcuni cafi , può dirli ; domeiìici in queiìi tempi accade-rono à Venetia . Mancato di vita il Vefcouo di Vicenza^ , Michele Priuli , fece il Pontefice elettione di Giouanni Delfino , Procurator di San Marco in fuo luogo . Era Hato egli Ambafciatore fotto lo fteffo Pontefice , e v’era qui vna Legge , che prohibiua a’ Cittadini l'ottenimento di qualunque^ beneficio , e gratia da que’ Prencipi , appretto , a’ quali ha-ueuano rifieduto 5 onde la Santità Sua pregò con grand’efficacia il Senato , per la gratia della difpenia . Ma fi come i Padri ilimarono bene di non negargliela , così dopo rinoua-rono con più rifoiuci rigori ia prohibitione , ed obligaro-no la concezione della difpenfa a più firetti vincoli, e difficoltà . Morto pur anche I’Arciuefcouo di Candia , Tomaio Contarmi , elette il Senato in ordine alla difpofitione delle leggi, quattro qualificati foggetti , i quali , conforme al folito pro- Lu.IgiGri. polli al Papa , ei degnamente fcelfe , e preferì Luigi Grima-ni, Senatore d’ampi) reqiiifiti. di Candi* Si finì in quell’anno la sboccatura , già decretata, del Pò in Portouiro ; ed allo Hello oggetto di togliere l’ingrelfo , e la depofitione dell’acque torbide in quelle Lagune , fi diuertì la Brenta dal corfo verfo il luogo detto , Lizzafufina , e li fece vn nuouo taglio , & alueo fcorrente d’etta dalla Villa della_, KMuota Mira lino a Brondolo , più lontano da quelli Liti , e da r • T» Brere a. queftì Porti. Ritornò pur’hora alla Patria Marin Caualli dalla Legatone di trancia , doue continuaua quel Rè à godere ia già Habilita quiete del Regno. Nel prendere congedo il Caualli, fi raccordò laMaeltà Sua delle gratiofe aflìftenze , e fauori à lei preftati da quefta Patria ne' fuoi gran bifogni , e lì come perpetuata ne hauea la rimembranza in Francia , in fe ftefso , e nella fuá Cafa Reale , così volle, che anco qui a Venetia memorabilmente , e cofpicuamente apparilfe . Confegnogli le Armature , che hauea veftite nelle Jmprefe , e Conquifte gloriofe , con le quali s’era cinte le tempie di quel gran Diadema , acciò che le_» prefentaliein cortefe dono alla República, come anco qui fe-ce • Aggradilie infinitamente il Senato , e per confcruar’vo^ Ddd tan-