LIBRO NONO. 4S* permiiiione al rapprefentante di Crema, benche certamente l^2Qt comprefa nei termini del Veneto dominio , onde fu loro impedita,ed oppofta.Hauuto ciò il Gouernatore per affronto , pcnfò hoiìilmente di rifentirfene , lo haurebbe tentato ancora, fe Nicolò Contarini , Proueditorc oltre a\sietliCon. Minciodell'armi Venetiane,non glififoffeopportunamcnteop-porto.Da coli leggiera cagione bramarono il Pontefice, ed oltre il nnn il Gran-Duca di Tofcana, che non fcaturiffero incendi] , " per ciò ne fecero intauolare negotio à Milano : Ma 1’ inquieto Gouernatore , in vecce di ageuolarlo , acremente dif-turbollo .Spinfe d’ improuifo alcune Compagnie verfo quella fìrada per armatamente paffarla , lequali furono però con mortalità rifpinte . Peruenuti in fine alla Corte Cattolica « quefti pericolofi principi], fentitilicon difpiacere fi rimife il LTcÌ' negotio nell’ Ambafciatore Veneto , Luigi Cornaro ,enel regente Caimo , quali diffinirono torto il tutto con piena reciproca fodiffattione . Sopitali tale deferenza , e fopitane iìmilmente vn’ altra , che foprauuenne , per certa Catena attrauerfatafi dà Veneti fopra il fiume Òglio » e da priuati«^^ Milanefi infranta, andauano però ferpendo negli animi le " amarezze , infocauaii vie più il Feria à fomentare le riiio-lutioni in Valtellina . Per facilitarfi 1* efito de fuoi gran penfieri , rtudiò ancor lui con 1* efempio del Predeceifare//F,r,, f di farfi amico il Duca di Sauoia.Hauea ir.tefo , che afpi-rade all* occupatione di Gineura , rtata dinanzi ancora fotto il dominio de Duchi Sauogiardi , dal Duca medeiimo/J"'' tentata ancora , ma in uano.Gli fpedi miJitic ; gli ne prò- «Tp*din dogli mife dell’altre , e ll tutto fece , peranimarloàquella im - tra Cent-prefa premendogli molto , non meno di obligarlo , che di allontanarlo dalla Valle , necelìitare infieme gli Suizzeri protettami à portaruifi in difefa , in conformità del debito, che ne teneuano , fe ne auuertì la Republica , e benche do-uelfe credere , che anco il Duca , fe ne auuertilie da fe E ,a ^ fteiTo , gli fece ad ogni modo intendere il mirtero . Non fù putiti a fa ciò ne anco fuperfluo in tutto.Già inamoratosi ¿manuele del-le militie, che il Gouernatore haueuagli oramai mandate, fe le haueua uolentieri fermate apprefso. Ora non folo riman dogliele ; ma tralafciò in oltre di afsalir Gineura . Perduta in tal guifa la fperanza il Feria di farsi forte con gli altrui diuertimenti , gittofsi à rinforzar fe ftefso ; e i Grifoni andati di nuouo da loro medesimi difperamente à precipitarli , gli facilitarono in gran modo il confeguimento de’fuoi