,92 DE’ fATtrVBNHTI * fo . In tal guifa precipitate le cofe , nacque inafpettatamentc 15 9 occaiìone di gran fatto. Il Cielo, che quando vuole feveramente punire qualclle-* delinquenza, fà, che il reo fi apparecchi daiemedefimo^Sa' ¥Sifct fiigo » ^pinfe Guifa à fcriuere vna fua Lettera all’ iftelfo • fi«™* Mofìrò in effa gran marauiglia, che, dubbiofa la Maeftà fua «•J” *i del di lui fincero, e douuto rifpetto, fi foffe tratta fuori di Pa-**’ rigi. Chefe Peshibiuaco’ fratelli , e con tutti gli altri fuoi pronto ad efporre il proprio petto diuotamente in difefa, e~> che altro per fe non bramaua, che di efpurgare diHereticila Francia , e fi compartiffero gli honori, e le cariche in Prenci-pi Cattolici, e benemerenti. Non potècapitar’ad Henricocola più bramata. Più, che volentieri accettò il partito di poter vincere la fintione con la fintione . Einfe di credergli. Aggra-dì i’eshibitioni, ed inuitatolo à Roano , fece per pegno , e_* Per ^lcurezza maggiore di fincerità, publicare vna lìrida per 0i3!a ,<*. tutt0 ^egno contra gli Vgonotti , Non vi è più ingegno , quando Iddio, che l’ha conceduto, lo toglie, 11 Duca di Guifa, di vn’alto intendimento per fe medefimo , e per tanti altri Prenci pi feco , che lo polfedeano pari , reiìò acciecato in quel fplendore , in cui, tra il colmo di tanti errori , douea_* difeerner chiaro, quanto erraua à credere ad vn Rè vilipefo, perfeguitato, e fcacciato fuori di Sede, e di Maeftà . £i credergli j Gli crederono parimente tutti gli altri, & andò cori-* a prefentarglifi in Roano . Abbracciollo la Maeltà fua_* fiprèftntà. con ogni forte di ftima , e tenerezza . Lo eleife immediate in Gran Maeftro di tutto il Regno . Deftinò fuo fratello, il Du-JST** ca di Vmena , Gouernatore della Borgogna , e Deliinato . Difpensò molte altre cariche nei Soggetti da lui ricercati. In-r,°faZ‘\ uiò il Duca di Niuers contra il Rè di Nauarra con potente^ efercito ; e quanto poi aH’elettione del Rè Succeffore, cir era il principal’ oggetto di Guifa , riferboifi a farla in vn’ Affem-blea generale di tutti gli Stati, che hauea già ordinato inBles, B!"' e che follecitatafi , feguì finalmente col concorfo di tutti li Signori , e Prencipi, che interuenire vi doueano. Guifa fù degli vltimi ad andarui 5 andouui nondimeno nulla titubante ; anzi faitofo , e gonfio , che doueiie certamente il R.è dichiararlo Succeffore fuo nel Regno j tanto nel colmo dell’ambitio-ne più s’inuaghiamo à guardare all’insù le maggiori altezze, di ciò, che temiamo à figurarli in giù i precipitij. Hauendo già deliberato Henrico di vendicarli contra la fua vita , concertò il gran fatto in quella congiuntura. Fello chiamare in Pa-