,43 DE' FATTI VENETI parte ottenuta , era fuo penfiero , di 'vfcire di quel Porto , (djr andar’ in* * contro a' nemici , e combatterli , [perando in Dio , flato protettore onnipotente ancora ? nel valore Chrifhano, già cimentatofi inuitto , e nella caufa mede-fi ma di gran pietà , di replicarne il trionfo . Adherí con tutu prontezza il Colonna al generofo configlio del General Venetiano ; folo raccordò , che douelfero i legni fattili, e grolìi veleggiare Tempre in vn corpo , perche con i* impeto intero primo più facilmentefconuoglieifero il nemico, e perche, entrati nella battaglia , tutti infierne , tutti anco vnjti fi ritrouaflero vicendeuolmentc a foccorrerfi. Gildandra-da, General Spagnuolo, nel fuo primiero difcorfo, fi moftrò A che tutti titubante vn poco. Condefcefe anch’egli poi, e da tutti gli al-tZ"en~ tri acconfentitoui, così rimafe deliberato di farli. Conliiteau ¿¡rZ di cento, e venti Galee l’Armata fottile, e la grolla di leiGa** plñahr-' leazze, e di venti ppderofe JNaui. La difpofero in tré corpi vfyoT tutta • Quello di mezzo , compolto di quarantacinque Galee', fù occupato da'tre Generali, Colonna, fofcarini, e Gildan-drada . JFrà gli altri due fi ripartirono le rimanenti, allignandoli iJfmiftroal Canale, al SoranzoiJ deliro. Ad ajcun’altre , che attendeuanfi di punto in punto di Candía, deltingifì 1’ antiguardia , e Ia retroguardia à portione , & ad ogn’ vno de’ tre corpi fi attaccarono à rimurchio le fei Galeazze, due per 'Vfttndoin ciafcheduno. Si erano già tutti con quell’ordine tratti fuori al M*”' Mare, quando foprauennero lettere di Placido Regazzoni da Palermo , doue tratteneuafi d’ ordine publico à trattar di biade, con importantilümo auuifo . Scriueua, che folfe arriuata, tra quei momenti, à Don Giouanni vna Galea di Spagna«» , ( 7 con elprelfo ordine di douer’ immediate palfar’ à congiugnerli ‘ con l’Armata Venetiana • Appena lette quelle lettere , altre pJZT ne capitarono à Marc’ Antonio Colonna di Don Giouannime-defimo, in cui ragguagliaualo dell’ordine Regio iteiTo , quanto all’accompagnarfi con gli altri ; ma , per procedere auan-ti, e intraprendere , ripetteaiì di parlarne ieco più precitamente à Corfù . Graue la continenza, fù grauiifimo anche il configlio dei tré Generali . Chi proponeua di ritornare iru y/ Porto , per iui attendere la venuta di Don Giouanni, già che alferiua , che farebbe Hata di momenti . Altri , pauentando ancora le lolite lue tardità , erano di penfiere d’innoltrarii nei cammino per prender lingua più certa delle forze , degli andamenti, e del luogo, doue alloraritrouauafi ¡’Armata Tur* chefca , e per iui fceglier poi , ò di attenderlo, ò di fpigner* fi ad attaccarla foli, quando fi eshibifce vantaggiofal’occalioie, ^dduceanoi ¿?rimi. Qhe