202 DF FATI VENETI *592 accordo, onde fi foffe perarp in tempo difofpenderlo, gli ne fcriffe fenza porui indugio, me diede al Nuntio buona inten-tione . Ma già accordati, giriceuuti fopra le Galee i bandi: ti, e già erboriate loro anteoatamente le paghe, partecipof. fi il tutto al Nuntio medefinn e fi confidò , che il Pontefice^ reftaiìe contento della pronta imoftrata difpofitione. Ma non auuenne cosi. Ne dichiarò vmcerbiifimo difgufto ; nè fodis-ch.nchu- fattofi di efprimerlo in Roma ;e all* Ambafciatore Veneto , ma da V t" richiamò con impeto dalla Legione qui il fuo Miniftro.Xa xH. religiofa bontà de’ Padri verfo Sommi Pontefici, fempre di vn filiale, e dinoto rifpetto, pefuadelli di mandargli à piedi vn’ Ambafciatore eiìraordinario 4 perche appretto alla ragione , anco quefto atto diftinto ci oTequio più facilmente potef-fe rafferenarlo . Leonardo Denate fù 1’eletto, come quello, tfcliZ eh’ era già afiuefatto à batteri il featier di Roma , e di efer-citare colà con frutto lì fuoi gran talenti. Andatoui frettolo-fo , e prefentatofi in vdienza 3 farebbe troppo ardito l’affun-to di ieriuerlì l’energia , e gli ornamenti del di lui iiringente , ed erudito officio . Contenne ia generale ¥ ruo^ La prontezza 9 con cui haaea il Semto , portati al Thiepolo rifoluti gli orti* • dini di non accettar coloro . JJ eflrema ìifpticenz.a , perche non foff ero arrivate à lui le lettere in tempo . Che hauedi accettati per più importanti rifpetti . Per torli dalle infe fiat ioni comertirli tei buon feruigio contra gli fraleggia-tori del Golfo, e leuare ioccafione a* Tirchi d'introdurvi fi . Finalmente 9 che già incorporati fopra le Galee con l* altri militie 3 era imponibile di più efcorporali , fenzjt pericolo digrauijjìmi fcon:erti, e meno confignarli à Sua Santità ^fenz^a infedelmente tradirli della premeffa franchigia. DiiTe quefte ; difse molte altre ragioni il Donato al Papa ; ma finalmente vedendo, che, per acquetarlo , non ve n’ era badante alcuna , rifolfe con le publiche commiifioni, che ha-dapali iieua feco portate, di proporgli due partiti. G’ di licentìarfi coloro, ma liberi; òdi ftipendiarli, per mandarli in Candia. Parue, che Clemente più tofto al fecondo potefse appigliarli; Ma volle rimetterne la Confulta a quattro Cardinali, Saluia-„liìlpu- ti> Montalto, Mariano, e Camerino. Si compiacque il pri-lati à con- mo di precipitare in tutte le ftranezze. Propofe di licentiarii il Donato ; di ritrattarli la decima, giàconceiuta, fopra quello Clero ; di far venire in Golfo le Galee di Spagna, e di fulminare vna fcomunica. Ma la prudenza degli altri dannò, & abborrì tali penfìeri, come troppo infuifi, ed impropri], e fi fuperò alla fine di guadagnar’ il Pontefice à contentarli, che iìofsero i banditi man-