LIBRO QVARTODECIMO. 661 alieno dallo porgere fomento alle minacciate riime ; Beiu* I^1* con altrettanto infocato defiderio di eftinguerne il fuoco , viuea crucciofo , che non rifpoflofi da Roma all’offerito Ambafciatore , ed efclufaui qualunque mediatione , fe ne ftaflero languenti tutte le fperanze . JBra iì Zelo verfo la comun falute , che foiìeneua in coftanza tale la Republi-ca . Li propri) intere® , e’1 rifpetto di non adombrar’ il Papa , parimente tratteneuano le due Corone di Francia j Guardinghe • • p w • J I * • • C' fe • 1 i fe CoYofts. e di Spagna lungi dagl impegni ; e coli anco come gli altri Prencipi d’Italia , per li riguardi , loro toccanti ; cau-telatamente procedeano . Solo il Duca di Modona hauea^ mandato il Marchefe Montecuccoli à Roma , ma eicluiì colà pur’ancora al iolito tutti que’partiti , che poteano com^ prendere la relìitution di Caitro , e di A4ont' ako , con-uenne anch’ei finalmente Jicentiarii dalla Corte , e ritor-narfene a Modona . In quello Itato di cofe comparue vnv giorno inafpetta- * tamente in Collegio il Nuntio Apoliolico Vitelli, ed in apparenza mofìrò di voler ripromuouere qualche trattato di pace ; Ma per quello poi , che propofe , e per le no- //*«* uità , che verfo quelli Confini nel mederò tempo occor-,nCo!Iegh' fero , quafi potè diri! , fcioglimento di nt^otio , ed attaccamento di guerra , Propofe , che per confeguir la pace, fi doueffe acquetar’iì puca alla perdita di Caftro,e Mont’Smalto -, nè qui meno , e tra quéfti ftrani difcorfi del Nuntio "*• il fermarono gli incentiui à gran difturbi. Due altre nouità accaderono , ambe di vn’ alto rifldfo . Crebbero grolìamente le militie della Chiefa nelle Cittì di Bologna , e di Ferrara , comparendoui con effe anco Don .Taddeo , Generaliffimo di tutte l’armi>• £ à Figarolo , à Melara di qua dal Pò , più Forti erigeroni! , e lì premunirono . La propofitione del Nuntio parue di fprezzo , e di fcoriio alla Republica , altro non eiieado , che vn ri-peter ciò, che haueano voluto fempre i Barberini , e che hauea fempre, ed affolutamente rigettato il Duca . Gl’ in-groflamenti poi di mlitie , le comparfe di Generali , e 1* crettion di Fortezze , erano infofferibiii , e chiamauano in corrifpondenza fondamenti d’armi . £’ vero, che il Nuntio con la iua ordinaria frafe inorpellaua il tutto , aiferendo , che altro non pretendeife la Corte di Roma con quelle no* uità , che sforzar’ il Duca obbediente al Papa , ed à Santa,» Chiefa; Ma non diltrugono le afìertioni i fatti , Apparia- Vvvvvv no