V LIBRO SECONDO. 95 Non occorre efprimere quanto fe ne rallegrafse il Senato all’ auuifo , e quanto il medefimo Don Giouanni gli ne accre- I57I fcefse il contento con l’efpeditione , che gli fece di Michel Moneada , per manifeftargli la fua prontezza à qualunque^, sp,.^ azzardofo cimento, la fua ofseruanza verfo la República , e SÍL Vna gran pietà , che regnaua in lui per la religiofa caufa_, ,ÁVeníi¡a-di cui trattauafi - Egli trouò à Napoli Profpero Colonna-* , già colà mandato da quelli Padri , per ammafsare in quel Regno mille foldati , e trououui infierne il Duca d’ Atri, & altri Baroni , che fi affaticauano à raccoglierne ancor’ eifì per T Armata , già che la Turchefca , feorrente il Golfo , impediua il farlene capitare da Venetia cinque mila, che , fopra tre Galeazze imbarcati , conueniuano it<*rfene otiofi fino à più facile pafsaggio. Preftò la mano, e 1' autorità Don Giouanni à quell’ ammafsamento , e nello ftef^ io tempo impiegoiìì à far caricar’ i Vafcelli di munitioni da guerra , e da viuere in copia grande . Adempiute , c’ hebbe quefte occorrenze neceííarie , volea partire : ma ciò non gli permife il tempo , fe non il giorno venti vrio di Ago-fìo . Lafciò allora addietro trenta Galee di quel Regno , & altre di Sicilia , per accompagnamento , e feorta di detti Vafcelli , & egli a’ ventiquattro peruenne felicemente à Meiiina. Quiui vfeirono dal Porto ad incontrarlo li due Genera li, Ve- S™. mero, e Colonna, con infiniti tiri di itimi, e digmbib » ed accompagnatolo in Città, fù quiui pure accolto , e trattato noru, meno, che in Napoli con apparati, edimoitrationiconfpicuej. Si ridufsero poi li tre Generali, con gli altri Capi maggiori , fubito à Configlio: manon capitatiui peranco, nè da Candia il Querini, e’1 Canale , ae il Doria da Genoua , e rimaite à Napoli le Galee, e i Vafcelli fopradetti, ltirrurono concordi, che fofse bene di attendere anefre 1’ arriuo di tante forze mancanti; onde fatti, fe non eguali, di poco almeno inferiori a’ Turchi , fi arrifchiafse allora , che la ragione , e’I valore , nonu conculcati da vn’eltrema difugguaglianza , vincere gloriofa-mente potefsero in generai battaglia . Così conchiufoiì, mal-uolentieri però per T impatienza , che del detto ritardo tutti haueano,pafsarono fei giorni, più agitando nell’ efpettatione, che nel rifoluerfi. Piacque finalmente à Dio, che il di 1. Settembre vi approdafseilDoria^con D.Aluarodi Barzano,Marchefedi San- TuZ. ta Croceje la mattina feguete anche vi arriuarono li due Prouedi-™ tori,Querini,e Canale, cò 72.Galee, ben armate,nò giùtiui prima, benche partiti di Candia li 12. Agallo, per i Venti contrarij, che lT N 2 an- c"*-