96 DF FATTI VENETI anche in quefto viaggio gli haueano tempeftofamente rinfacci ciati. Finalmente vi peruennero etiandio le Galee di Napoli , e di Sicilia ,congIi Vafcelli, eh’erano rimafii addietro; così che già capitato, ed unitoli tutto quello, che vi potea capitare, ^ vnir/i, non più reftaua tempo, nè occafione per maggiormente foipenderfi . Numerauafi V Armata diducento , e venti Ga-jfifZZ lee Cottili; cento, e dieci della Republica, ottanta vna del Rè ctìjìu- di Spagna , dodeci del Papa , e le tré squadre di Sauoia , di Firenze , e Malta , con molte tulle, e con ventidue Vafcelli Spagnuoli, e due di Venetia > ma quello , che fi diftingueua di più terribile, e forte, e che nella giornata preftò la forza., maggiore alla vittoria , v’erano fei Galeazze, tutte della Re-piiblica, poiché altri Potentati non armano , e nonaccoftuma-«oT'piò no vn Umile Vaicello , nè haueualo men’ella più accoftumato, ^'deih nè efp^rimentato dianzi in guerra . Sopra tutto quefto gran__, mììiu,. C0rp0 ^auale mihtauano ventidue mila foldati di varie natio-ni, con gran numero di Capitani , tra i quali di maggiorgri-do, Aleflandro tarnefe, Prencipedi Parma * Francefco Maria della Rouere,Duca di Vrbino , e Paolo Giordano Orlino , Duca di Bracciano. Dopo efpoftofì l’Altiiiimo fi richiamò la Coniulta , ed inuocata Ja Uiuina infpiratione, pattarono molti difeorti, & opinioni ; ma concordarono alla line tutti, che nuli’ altro più mancando, lì doueflero fai par 1* Ancore ; indi-rizzarfi yerfo Coifù, e colà prefa lingua de’ profe^uimenti de’’ nemici, fpingerfi loro incontro, e generalmente combatterli . Subito rifoluto il gran fatto, gli lì diè la forma , e Don Gio-Rombai- uaRn^ ¿eneraiiiìimo dell’Armata, col parere iniieme degl’altri, la diipofe, Corno deliro, Corno iiniftro, Battaglia , efoc-ù/ana corf° • Compofe il primo alla delira di cinquanta tré Galee , e confignollo al Doria , con Bandiera , per contrafegno,, di color Verde . Diede il fecondo alla finiftra con altrettante^ Galee , e con Bandiera di color Giallo , al Proueditor Bar-barigo. Concertò la Battaglia nel mezzo, disforzo, e di numero maggiore , tenendone la dtrettfoneper fe fteffo, e per gli altri due Generali, Colonna, e Veniero, con la Bandiera Tur~ china , dettino il foccorfo con vna Bianca, e con trenta Galee t al Marchcfe di Santa Croce, perche rimaftoaddietro di tutti, douetfe auanzarfi in aiuto , là, doue, nei feruore del cimento, ne comprendelfe più vrgente, e più concitato il bifogno . Le fei Galeazze * che poteuano dirli I’ antemurale di tutta f Ar-jnata^ volle, che nauigalTero, comedi fronte, mezzo miglio guanti 3 quella di Francefco Duodo, eh’ era il Capitano di tot-