L I 3 R O T E R Z O D E C I M 0. 6n con quieti , che con^torbidi fucceffi . Stando poi fopra quore agii Spagnuoli il Forte di Brem , già eretto da’Fran- * J cefi ai confini dello Stato di Milano , e ch’era loro di gran’* de oftacolo all* Imprefa fofpirata di Cafaie , vi lì portaro-po fouo , e lo circonuallaroivo col pieno delle forze . OcviSÌ ìrorfe quiui à Franceli nel bel principio accadente graucL, # cd alle cofe loro di no-n buon pronoiìico . Colto , e vccifo da colpo di Cannone il Duca di Crichì neii'atfp di far’ auanzar nel- combattuto Forte vn foccorfo , immediate^Crichì-/uccedetono nelTcfercito sbandi 9 e fughe , e per ciò caduta àdifenfori ogni Speranza di' eiier ieuuenuti, contennero E 7 Verte fi finalmente arrenderli Gailaro dopo in Calale , conforme allq pattuite conditi,oni , fenza riceuere moleitia alcuna^ , mille ottocento-Soldati , che vfeirono dal Forte . Vi andò anco infierne il Goùernatore di nome Mongaiard ; ma quel trauaglio , che non riceuelte coitui da’fuoi nemici , fubito arriuato tra gli amici , gli fi peggiorò nella vita , poiché per varie colpe , fù fatto pubiicamente decapitare. Vincitore in talguifa Legases., tentò dapoi con premutoci offici} , e gran promeiie di »guadagnare in fuo fauore l’affetto della vedoua DuchefFa , Ma'le buone date inten-tioni , quando fono contrauuenute dai fatti , in vece di blandire , maggiormente imitano . Egli medefimo , nel mezzo alle femmate dolcezze , attaccò Vercelli, ond’ella, tanto più gittoifi nel leno alla Francia , & al Re fratello » e ieco fi itringe con fortiiiimi legami contra gli Spagauo- /¡vm^à li . La iìrinfe , e la (oggetto più alla ChriftianiÒlma Co-ÌM rona ancora ciò , che iui à poco ella medefima ilranamen-te fece . Aprì le Porte di Turino à molte militie Franceiì, per dentro meglio prefi di auuifi , e diede in mano la_> Cittadella ad vn Reggimento di quell’iiteiTa Natione . A tali importatiifime nouita confeguuo la comparfa del Gar~ dinaie della Vailetta in Italia 3 i'upremo Comandante^. , Opportuno anco vi giunfe , poiché potè , fubito entrato in Calale , fuentare vn’infidia tramataui da Leganes. Non vi fù poicia diligenza da lui non tentata , per foccorrere Vercelli , oramai ridotto tra grandi anguftie . R.uicig'i linai mente Q’introdurui à gran lienti mille Fanti. Ma nulla vagirono i petti degli huomini , quando rouinate le «ìura-glie , reilano eiii eipolti à douer combattere in pochi contra i continui aiìaiti dJvn forte , e numerofo efercito. .Non più bafso al Marchefe DogÌiani , che v’era dentro Gouer-V^lf1 Kkkkkk nato-