LIBRO NONO: 4*7 to di Pola , doue licentiò qualche Vaicello, non più bifo- ; gnofo per 1* horridezza del Verno , e per 1* obbedienza*», in coi l’Armi Spagnuole già fi conteneuano. P,Ia‘ Immediate ritìratofi il Veniero in Porto , à guifa del So- y le tramontato , incorfero le nubi , c’hauea già tenute fuf-fogate con Pardor de’raggi . Ardirono i Corfali di pene- 1 trare nuouamente in Golfo , per rapinar’! Vafcelli ed ià-ÌSJ*, fettarui la libertà . Ma poche volte le rifolutioni furtiuej ben fortifeono • Vna noftra squadra di fcelte Galee fpic-couift in traccia , ed auuenutole di ritrouarli nell'acque di Puglia , gli sforzarono à douer gittarfi alla (piaggia , do-D^"' ue fe poterono fuggire con le vite, balzando à terra; con-uennero laiciare i legni in libero potere degl’ infecutori. > Si auuide finalmente il Vice Rè, ch’erano in Golfo pò-, derofe troppo le forze Venetiane , per poter contenderle. Squarciò 1’ Armata . Vna parte ne ritenne in diffefa della propria guardia . Mandò al Vado alcuni Vafcelli , cari-chi di genti , perche quiui sbarcaiTe , s’incamminattero in . ioccorfo dell’Jmperatore , c fpedl tutte le Galee , con squadre ìnfieme della Chiefa , Tofcana , Genoua , e Mal-ta verfo l'Affrica contra la Città di Sufa , per rouinaruì i Corfali ; attentato però , che non ben riufcigli . L’vltima Imprefa riferuata finalmente all* vltune glorie^ del Duca d’Ottuna Vice Rè di Napoli , fù vna fpeditio-ne , ch’ei fece di fei Vafcelli da Corfo nell’Arcipelago , co-mandati dal folito Capitan Riuera , perche già trouando-fi l’Armata Veneta lontana , depredare agiatamente po tette i viandanti legni ; e caricò di poluere vna grotta Nane , detta la Tigre , per farla capitare in Golfo ; penetrare à Trielte , ed’inJi pattare il carico al feruigio dell-Imperatore . Ora gli humori , c’ haueuano per lo pattato continuamente bollito in Madrid contra quello Vice Rè , e che da partigiani fuoi erano Itati tenuti fempre ftudioia-mente iupprciii, ò lontani almeno dalla notitia della Mae-ità di Filippo, crebbero à fegno con le fiamme aggiunteui dalle fue continue triltc operationi , che ora mai corfero ad illuminarne la Giultitia , & à prouocarla alla pena_» , & al gatligo . Si è detto ancora , che eraui gran dubbio, fe i’infidie fue contra la Republica prouenillero da particolare maligno affetto , ò pure da genio naturale comunemente fiero , c proteruo , non rifparmiandola nè anche.» Xteili fudditi alla fua buona cultodia raccomandati. li e e,e ” Arri-