libro PRIMO. 4? la Cbiefa , e la fede . Chiamarfi la redentione un ejfere reflituito. Redenti in tal modo i Cbriftatoi , poter fi Allora deliberare dell' Europa , dell’ Afta, e dell’ Africa . Che più cercarfi 3 fe da un fatto folo ne dipendeuano tanti ; E perche badar fi fopra diffìcili lunghezze , fe /’ ano ufi a conditone delle co-fe , non immediate foccorfa , ¡lana con gli fpiriti foprale labra, perdi punto in punto e(alarli ì Come pretender fi di applicar' una medicina perpetua ad un mori ente . Doue preme il tempo s e'I pericolo , ejfere micidiali le dii a» tioni , ”Non feruire i ritardi , che à conuertire in languidezze tutte le uir tu , Confiftere Jpecialmente negli impeti primi la forzjt maggiore delle Alleanze i nè durar' elle , fe non per quel tempo , che durano felici gl’ incam-minamenti . aNeceffano effer dunque in urgentijjìma caufa , più di operare in momenti, che penfare à fecoli . Già uiolentar la neceffità , che fi con-chiudi una Lega , la quale ottenga in poco tempo , con lo sforza di tutto il potere , una perpetua conferuatione , e non più abbandonar’ il preferite à ef-treme ruine , con fpeciof defiderij di magnanime , e uafle meditationi. Così difcorreano i pij Cardinali, e così premea 1’ Amba-fciatore Veneto Soriano li Miniftri del Rè Cattolico . Ma_» quando fperofsi 3 che non fapendo gli Spagnuoli, come più. reiìftere à tante , e tante efficaci ragioni, & impulfi , fodero alla fine per ritirarfi dalle loro oftinationi, prefero tempo di fcriuerne à Madrid ; E pure haueuano fino al principio ri- u™ -,n, ceuuti dalla Maeftà di Filippo tutti li neceifarij poteri , per ventì0* trattare , & anco per conchiudere . Sfoderarono in oltre altre nuoue , e non difcorfe difficoltà . Che fi obligaife la Re-publica alla manutentione delle cofe ftabilite , fotto pena di rigorofe fcommuniche ; nè contenti più che il Generaliisimo delle Armate foiTe il deftinato dal Rè medefimo j à che il Senato , pur per troncare i cauilii, non farebbe flato alieno di acconfentire , pacarono più auanti ancora» pretendendo, che in ogni cafo di afsenza dell’iftefso Generale, douefseregr gere quella Carica fuprema altro, parimente ordinatouidalla Maeftà fua . Qui ramaricauanfi li Senatori di tali nuoue , e ftrauaganti propofitioni, inuentate al folito à folo oggetto di protrahere . Rifolfero per ciò di mandar’ à Roma preiso al Soriano vn’ Ambafciator’eftraordinario , perche intrapre- io da due {Miniitri intendenti , ed accreditati il maneggio , SjT fofse più fortemente fiancheggiato , e fcorgefse tanto più il > Pontefice il fincero defiderio del Gouerno. Vi elefse il Sena-' *T-to Giouanni Soranzo. Egli prontamente andouui; ma nè meno riufcì à lui, benche ailatìcatofi molto, altro conseguire. In Germania parimente non era pofsibile di condur Cefare ad alcuna vnione , per quanto fi premefse . Camminaua an- cix’