LIBRO PRIMO. 9 ]’4 nsbafciatore à fcriucrne. Era lYnion? dell’Armi il più confidente, e force folìegno, per fermarli vailainondatione de* nemici : ed *ra l’Alieanza il folo vincolo, che potea tenere befù» rorifasciata la preferuationecommune Cattolica. Concorfela_, República più che volentieri nei paterni fentimenti, fi rimifeal famo zelo, ed affrettò con premura glieshibiti officij. Puntone anche ritardolíi la Santità fua- 1 nuiò immediate in Ifpagna Lo-douicodi Torres, Chierico di Camera, foggetto di grande ha- , bilità, ed efpreífamenteincaricollo à premere foora li preaccen-nati due punti, vnione preña delle Armate, e folleciti maneg- TZl,. ■ gì per la Lega vniuerfale, non ammettendo indugio gl’impeti vi-fieo-ciniiìimi de’Turchi, etutto douendofi, non folo per refi iterej alla continuaron delia guerra, che per terminarla: col dar fine , e termine infierne all’ingorda, &illimitata barbarie Ottomana. Giunto il T orres in ifpagna, etrouatoàCordouailRè, prefen-togli prima un Brieue Pontificio, che generalmente efortaualo allecofe dette, ed t'ípofepoi alla Maeità fua tutto quel più , chepuòefporrevn gran Miniftro innegotio premurato, & arduo. Dimoitrò Filippo nel principio qualche durezza in deli-? beraríi tollo; ma non abbandonatolo il Torres,ereplicatc, e_, triplicateglicongrandeinfiíteqza Je tante , e tante ragioni, che follccitauano ad una celere rifolutione, fuperolio alla fine in_, tutto. Promife, quanto all’ Armata, di commettere im media- tn!T-~ teàGio: Andrea Doria , iuo Capitano , che fi doveife fenza^» indugio portar in Sicilia, per douer dipendere in tutto dagli or- tLAr' dini, che da iuaSantità gli foííero preferita. Per la lega poi, ancorché iMiniilri lo conliglialferoà non porre la fua Corona in vn tanto impegno, ad ogni modo con pienezza di fpirito , vi concorfe. Anzi per affrettare li trattati, e troncamele lunghezze, chefeco portano necesariamente i luoghi lontani, volendo ridurre in Roma tutti gli maneggi, inuiòi poteri all’ Ambafcia-dorefuo, DouGiouanni diZuniga, &à due Cardinali, Gra- E uclla,ePaciecco, così per negotiare, come per conchiudere » ^Z’IL in che anco meritò molto Sigifmondo di Caualli, che era in quella Cor^e allorapAmbafciatoredella República, comean-che da poi Leonardo Donato, chegti fuccedette. Sbrigatoli il tiiZm Torres diSpagna, pafsò pure d’ordine del Pontefice, in Porto-gallo ; manuilapotèconfeguiredaquelRè, Sebaltiàno Primo. EL^-Era giouinetto.Moftrò una iomma pietà veríoT’occaüonesnondi-meno à concedere dieci fue Galee, fe nefottralle. Addufse^che la peíte graue dall’anno precedente in Lisbona, hauea diflrutte le Ciurme, c le genti in molta parte, e che in quella debolezza filtri le fue non