82 DE’ FATTI VENETI
      te abforto ; e incontroifì , che nello fletto tempo gli capitò 1-57 ordine , già mandatogli dal General Veniero» di douer’ egli, & il Canale trasferirli fenza ritardo à Meffìna con tutte le loro Galee. Era tenuto fubito à obbedire ; ad ogni modo fom-mamente anfiofo di porgere aiuto all’attediata Città, fi prefe per quella volta vna lecita licenza . Fece , che il Canale , eh’ era alla Canea , andaffe à ritrouarlo in Candia, doue tenutali vna generai Confulta, e deliberatoli di preferire il foccorfo ^ di Famagofta à ciafcun’ altro bifogno , e riguardo , affrettò jf/p'oiVn- con tutto il potere il Carico delle due reftate Naui, e fi con-f/rfLr. firmò nella rifolutione di andare egli fletto àfcortarle con venti Galee .
        Mà in tanto , che in Famagofta moleftiiTimamente fi traua-glia ; che in Candia fi prepara di foccorrerla , e che il General Veniero, già condottoli à Meifina , per iui raccogliere tutte l’ armi della Republica , e congiugnerli con le aufiliarie_, confederate , nè pure ancora mai comparfe; l’Armata Ottomana , dopo incendiate 1‘ Ifole, e i Borghi del Zante , e di Ceffaionia , intefa allontanatali la noftra , fe ne pafsò à Na-uarino , e d’indi à Butintrò , all’ Ifoia di Corfù dirimpetto . rtuTà Quiui in vn giorno folo , che fi trattenne , altro non fecero suturò. qUCj Turchi Comandanti, che guardare, ed afsicurarfi bene del fito, e della forma dell’lfoia medefima >• e mandate alla Spiaggia di Sopotò quaranta Galee , elle facilmente s’impadronirono di quel Cartello , poiché Lazaro Scioni , denti oui Gouernatore , codardamente fe ne fuggì tutto fpauentato . Si auanzarono in Golfo poi , e già fapendo di non poterui tro-TZr uare impedimento , sbarcarono sù le riue Dalmate , & an-vaimtn. darono depredando, e ruinando per tutto fenza limite di crudeltà . lsfogauano i Barbari quefte loro fiere inuailoni con_, doppio defiderio . Haueuan quello di oltreggiare gii Stati, e
     i	Popoli della Republica ; e mirauano ad’ intimorire , e ra-frenare infieme nell’ Albania le tumultuationi di quei Popoli, più che mai bramofi di toglierfi dall’Ottomano Imperio, e di raifignarfi fotto il Venetiano Stendardo .
  Teneuano allora i Marcouichi, già ribellatili, occupati molati ftretti acceifi, per impedire a* Turchi lo andar ad Antiua-
     11	* Que* Paefe , vicino à Dulcigno, con 1’ aiutofporto lo-Xro da quel Veneto prefidio , fi erano fatti Padroni dei luoghi hhca' del Corno , e di San Georgio , paifi angufti anch’efsi, fopra la Boiana ; e Nicolò Soriano , Vice Capitano in Golfo , trattoli da Cattaro nel Fiume con due Galee, teneaii tri coraggio,
e mo-