LIBRO qURTO. 191 fo, contro di loro i Cattolici, Capo , il Cardinale di Borbo- „ ne* e Generale , il Duca di Guiia . Seguirono molti fatti d’ ** ^ armi; e ritrouandofì il Rè in fomma angulìia di denaio , compiaciutoli di pregare la Republica di alcun foccorfo; el-.^r,,* la con particolare affetto, oiìeruanza, e prontezza fuffragol- Jtw, Io di cento mila Ducati . ^ ^ Ma, nèl’vnionecol Rè; nè l’efpulfione dalla gratia degli emuli Vgonotti, nè il comando generale , ed affoluto degli eferciti, appagaua il Duca di Guiia fenza la Corona . Men- Guìfi tre dimoftraua di voler difendere da’ nemici la Maeità fua-, , f£*fd le infidiaua la fouranità, e 1* arbitrio , e principalmente ìniì-y -■ fleua, perche non più tardaffe ad eleggere il Succeifore_, , mancando fenza difeendenza . In tanto combatteuaii per tutto il Regno. Preualeuano nel Delibatogli Vgonotti. Nauar-ra , e Condè nel Poetù, nella Santogna, ed altroue , vittorio-famente profeguiano . Molti auuenimenti occorfero anche in fauore de’ Cattolici. Morì Condè di veleno ; ma continuando Guiia nell’ alto defiderio, non più fi potè contenere . Tramò contra il Rè medefimo in Parigi vna congiura , ed vici armato in Campagna verfo quella parte . Contra i fatti la fi-mulatione non hà più luogo , ed abbandonatala quella volta Henrico, mandogli vn Comandamento incontro di non procedere maggiormente auanti. Nulla curollo il Duca ; continuò il viaggio; entrò in Parigi , e prefentoiii ardito innanzi al Rè medefimo . Difprezzato il comando non vi ellendo più dominio , fece, per conferuarfelo il Rè, introdurre nella me-defima Città alcune Compagnie trancefi, e Suizzere ; Ma_, quefta fù medicina , che eifendo il male in aumento , lo aumentò più ancora . Prefe 1’ armi il Popolo ; Aliali le Regie_j militie , e continuò fenza freno ad infeguirle , ad vccidere, &C, à imprigionare. Ridotto il Rè in tanta anguria , non ieppe_, far’altro, per ficurezza della propria vita, chefurtiuamente, e non conofciuto fuggire fuori di Parigi, & andò à ricouerar- fm‘‘ fi in Roano. Publicatafì la fuga , videfi incontanente Guifa^jK,i?//r,.* al comando . Potè in vn momento acquetare l’infuriato Po-^'aì polo , ed alTunta in fe fteilo la fourana poteità di Prencip^uf^' s*impadronì dell’erario; Cambiò i Magiiìrati, dettinandoui" li partigiani, e fcriife a’ fuoi Confederati, che fi douefferofu^i bito condurre in Parigi col polfo maggiore delle loro forze^* Giunto in Roano, ed aificuratofi della vita il Rè, pensò allo*, ra al Regno ; Inuiò meni efprelii à i Gouernatori di tutte Ie^> Città , e follecitolli in aiuto del loro iegittimo Signore oppiti-