54 D£' FATTI VENETI e Giouanni Contarmi. Attefe pofcia il Senato col zelo, e con 1* oro ad aumentare le fue proprie forze . Prefe d’armar’ ai-Ar mamen- tre venticinque Galee fottili con vn Gouernatore per ogni vna, to di ven- i • * i » /• i 1 • • • t ù tinque parte dePatriti j, e parte de fudditu-e per munirei Armata Gahefot- Soldati, Marinari, e Ciurme, ìnuitò con faluicondottii-ban-frfv¡¡!ol diti J Efentò i Contadi per anni quattro proffimi da tutte le gra-uezze, efattioni perfonali ; Obligó le Città alla contributione di due mila Galeotti; difpensò patenti per ftipendiar’in grof-fo numero di militia foreitiera ; e quelle, & altre furono le_» prouificni alla guerra della República, abbandonata generalmente da’ Prenci pi. Ma intanto, di’ella fi và in tal guifa, & alla meglio preparando all’ armi , ecco d’improuifo, che le capita vndifpac-fieirc'An- ciò del Bailo Marc’ Antonio Barbaro da Coftantinopoli, in_, ¿aro Bailo. cuiparue,che fra tante oicuritàdi guerra, fi aprifle vn’ Iride di non difperata pace. Mehemet, il Primo Vifir , era flato fempreà ciò,come già dicemmo, bene intentionato, nontanto per proprio fuo genio, quanto, per togliere all’emulo Muftafà l’oecafioned’innalzarli maggiormente nella gratia di Seiino ^ Inuentò per apparente, efintopretefto, che Mero fermati vio>* lentementeà Venetiaiifudditi Turchefchi. Che loro veniffero tolte le mercatantie, e con tali ingiufte maniere troppo aitamene tpira te ¿ritrouaffe fprezzato il douuto fifpetto verfo il Gran Monar~ A,wca t prima fe ne dolfe altamente col Bailo ; Poi {montato da i T"'v" fimulati rigori, haueuagli permeilo di fpedirevndifpaccio,alla República, portato da Soggetto cfpreifo , per trattar la libertà delle perione, e larilaffatione de’ fermati Capitali; ma gli haueuaindifparte fatto infinuare , che ie fi folfe mandato alla Porta vn Miniftro , per maneggiarli P intereife dei detti Mercatanti , fi haurebbe potuto con quella Qccafione in-trodurr’ anco il negotiato della pace .. Erano di quello tenore , e di quelli auuifi le lettere del Bailo . Mandò à portarle il fuo Maftro di Cafa , e vn Dragomano ; e fcriiTe^ in oltre , che Io fteflo Primo Vifir , dimoflrandofi più che_* mai defiderofo, hauea nella parte * concernente li Mercatanti , e 1* ottima fua difpofitione verfo la República.» , voluto dettargli egli ftcfso le lettere à parola per parola.». Auuenne , per aumentarne più ancora la buona confidenza, che à VenetiacapitalTe negli fìeili giorni vn tale GraiTinaro, di ritorno da Cofìantinopoli, doue hauea rifieduto qualche_j tempo pe’l Rèdi Francia. Coftui pure confirmò bramofa la Porta i » *. u