LIBRO TERZO. 131 rnarcato in pace , trauagliato in guerra ; per Io che s’era trouato finalménte coflrctto il Rè à far togliere la vita all’ Am* miraglio Gafparo di Colignì , Capo , e autore principale »• e à fermar prigioni, il Rè di Nauarra , & il Prenci pe di Conde fuo fratello . Ad ogni modo ,• la Rocella , forte di muraglie ; ben prefidiata , e frequentemente foccorfa dalla Reina d'Inghilterra pe’l commodo del Porto aperto , difendeuaíi brauamente contra il Duca d’Angiò , fratello del Rè, che tenacemente ftrigneaja . Montalbano ,e l'altre pur faceuanii conofcere della medefmia fortezza, e colìanza ,• onde parea, che quelli fanguinofi auuenimenti baftantemente giuftificaf-fero le renitenze , e le difficoltà della Maeftà fua di foccorrer altri negli urgenti bifogni della propria fua libertà. Nelle parti più lontane poi non v’era imaginabile penderò, Ambiua allora il Rè di Portogallo , di andar più tolto à com- Siml/i n~ battere i Mori nell’Affrica, che di (occorrere¿a caufa pietofif-fima comune , ed hauea fatto affai Antonio Tiepolo , già co-*’ Jà paifato Ambafciatore , di confeguire la promiifione di quattro mila Fanti, e di qualche Vafcello , non però per la vicina; ma per la fuífequente Campagna. Dalla Polonia reflaua di attendere almeno quella diuerfio- E in Pf ne , che non haueafi potuto prima confeguire . Ve la fprona- '°m*' ua la grande opportunità . La obligauano le prouocationi infoienti Ottomane di que’ tempi nella PruíÜa , Podolia , e Rutfia . Colà pur’ anco trouauaii il Cardinale Comendone à tentar’, e iniiftere , per nome di fua Santità . NulUdimeno , ò perche venilfe aifalito il Rè da grauiíüma indifpofitione , ò pur fotíe , per un’ inuito , che gli foprauuenne da Collanti-nopolidi aggiuftamento, e di pace , lafciò anch’egli cadere in obliuione il tutto ; e tal’era lo flato delle cofe ; tali le confidenze del Chriftianefimo , e della República , e tali riufeite le inftanze , e gli eccitamenti à Prencipi. Ma più di ogn’altro continuaua ad affliggere il Senato la Corte di Madrid / pietra, già dettali, la più fondamentale, eia più intereffata di ciafcun’altra . Benche la Itagione volalTe à gran paifi alla Primauera , e li atfaticalTe Leonardo *•«*** Contarmi Ambafciatore, quiui Rendente, non iifcorgeua penile-ro , ò muouimento . Continuauano quei miniitri ad ifeufare la tardità con le folite conuulfioni della Fiandra, e tanto otìfen- Hon deuano oramai la caufa publica quelle dilationi, che fe bene^-procedettero , ò da violentati diucrtimenti , ò da negligenti bontà , ò da impenetrabili arcani degli occulti Gabinetti, già co-