1620 440 DE' FATTI VENETI, f mici Bormio / e Andrea Paruta , ch’era flato nei primi pnJZ muouimenti eletto Generale di quell’ armi , e che s’ era o-ramai auanzato in poca diftanzada que’Confini con vali-f°rze » fi trouò coftretto à far’ alto e trattenerii colà fino fi"“’ '”à nuoue commiifioni del Senato . Intefifi da quefti Padri tali replicati inconuenienti , non per ciò fi farebbono attenuti anco da maggiori impegni, per redimere in ogni mo-Tejrimo do quella Valle dal precipitio , in cui mifera mente eraii uvJh conc*otta > quando ne haueiTe fperato rimedio. I rouauaft già guaftata nell’interno. Le militie Spagnuole , che ui s’ erano introdotte per medicina , haueuano finito di auele-narla ; e le flette vittorie , ch’ella confeguiua col loro braccio fe le conuertiuano in perditioni . Peggioraua poi più ancora fuori di fe fletta . Gli Suizzeri, che haueuano quel grande infortunio incontrato , cangiando di ordinario le difauenture i configli ,-non folo mancarono di forze, ma ìx fr.jjaù perderono di volontà. Nacque in oltre tra que1 Cattolici , e Proiettanti vn gran tumulto . Si moiTero i primi , per andar di nuouo à (occorrere la Valle . Ricalcitrarono quaiì hoftilmente li fecon-f.jiftcrjt ^ e coß fempre fi andaua il tutto conducendo all* vltima ruina. In tanta confufion s e difperation di cofe , altro non fep-/rJilT pe far la Rhetia 9 che fpedire alla Republica Hercole Sa-ySS? lice , e Coftantino Pianta in Ambafciatori , con feruenti, ed humili preghiere per aflìftenze , e foccorfì , Nou s* era punto diftolto il Senato dall’ottima fua primiera difpoiìtio-ne , concorrendoui per anco li medefimi rifpetti d’interef-fe , e libertà ; ma non già vedeua , come poter foccorrere vn corpo , non rimafto con altro fpirito, che per mendicarlo dagli altri. Confolò nondimeno il Pianta , poiché il Salice , fubito qui giunto , mancò di vita , dicendogli. Che hauea la Republica già operato , e contribuito per Je ßefo fino a J/r'Ms*. quell’h°ra tutto il più, che era fiato pojfibilmente permeffo pel bifagn0 tia,c' della Rhetia, e per l’indennità wniuerfale; ricapitati denari,mandate mi-litie nei confimi , e non guardato d’impegnare l’armi, e di eJporre gl* proprij Stati centro la Monarchia potentiffima del Rè di Spagna . Ch’ era pronta ancora alle medefime dimofirationi, e paffi ; Ma che fi come nCl mali graui conuiene , che l’infermo fi foccorri da fe fteffo di cuore , e d’animo per dar forza, e aiuto agli applicatigli medicamenti co fi era necef~ fario, che anco li Signori Grifoni s’incor aggifs ero , e fi riuogliefsero m-fiiemc, Accio che potefse operare la