196 DE FATTI VENETI 1589 con gran cordoglio il cafo funeftiflìmo (acceduto , così nell’ iíleífo tempo , efercitando la loro giuftitia , e rifpetto , cor-Pfhui* (ero immediate, e furono primi di ogn’ altro Prencipe, à ri-TrÌónZ conoicere Henrico Quarto per vero , e legittimo! Rè di fran-eia; Dichiaratione, che, fe bene appoggiata fotteà tuttele.» ragioni, hebbe però il merito trà quei granfconcerti, di una pronta, e diilinta partialità. Fù l’ordine all’Ambafciatorej, di condolerfi con Henrico della morte del Predeceifore , ral-legrarfi della fua ailuntione 5 augurargli tutte ie felicità , & ailicurarlo di vna perpetua ¿incera oiferuanza della República verfo lui , e la fua Reale dipendenza . Aggradì fomma-mente la Maeita fua queito fubito riconofcimento, e fuifeera-te efpreiiìoni a nome del Senato ; e lo diede anco a diuedere Amiafet** al Mondo con la fpeditione, che fece qui a Venetia d’vn’Am-Tvtflil. bafeiatore efpreffo ; il quale fù a manifeilar in Collegio L'obligo incancellabile del Rè , e de'Poli eri , di nfpettare , e di rimar-& officio care in perpetuo la República per quella , che , non jolamente hauea tnje-gnato agli altri Prencipt di giuflamente imitarla , ma dato impulfo ai di lui proprijr Vafsalli, di conuerttrfì diuoti al debito loro naturale , e di humiliarfi s e di riconofcerlo il Rè . Che haurebbe accoppiata alla fincentà del cuore nterfo Venetia , la pietà dell* animo anche <-verfo il Cielo , purificando tofto tutto il Regno obbediente de*fiacri Conctlij , con l offeruanzj del Culto Cattolico Romano , e con la douuta riuerenzjt fverfio la Santità de' Pontefici, onde anche per que fio rifpetto farebbe/i più fempre confolata la República della gratia à lui , (d? a* difendenti immortalmente impartita. Ma non già limile a quella del Senato fu la dichiaratione ,