LIBRO OTTAVO. *6$ Conofciuta meglio allora Traumeiìorf l’importanza di 1616 quel torte , tolto mandouui va ioccorfo di ducento Fanti, e d’ alcune vittouaglie, le quali anco vi s'introduiTero furtiua-mente vna notte . Ciò poco ad ogni modo valle . Stretti da Veneti Tempre più li difenfori , li sforzarono all’vlti-mo d‘ abbandonarlo , ed elfi entrati , bafteuolmente Io munirono , lafciandoui dentro il Conte Alberto Pompei per Gouernatore . Occuparono poi il Cartello dì Fara con c»tc*v la felicità medefima . 11 Baglione , direttore dellTmprefa, * F‘ra-benché reftaffe colto nel combatterlo di mofehettata , nulla per ciò celiando di rifolutione, e cuore-, Ioridulfe in neceifità di arrenderli , ed vfciui il prefidio à patti , falue le vite, e’I bagaglio. Nello ftefso tempo anche il Proueditore Eriz^o non fi fermò fopra il piede , nè fece punto alle fue già incomincia- r re vittorie . Superò in oltre Ripulzano , dopo battute^ le muraglie , e ridotti quei di dentro in angultia d’ognico-pulv*no' fa . Solamente al Conte Gualdo non potè fortire d’acqui-ftar Tolmino , Terra tra i Monti di là dal JLifonzo . Fuui rinfacciato da gran cannonare , dalle quali , fquarciategli le militie , quaii tutte d'ordinanze , conuenne ritornare_j addietro. Condotte à tale ftato le cofe , rifolfe Pompeo Giuftinia-ni d’intraprendere oramai qualche fatto d’importanza, per poter con effo compire felicemente la guerra . Rifolfe paf-> fare il JLifonzo col grofso dell’efercito , e dirittamente trar-iì ad afsalire Traumeftorf dentro al fuo medefimo quartiere , vicino à Goritia. , , . , Ma pare d’ordinario , che quando Thuomo fi difpone à gran pruoua , per altamente illuftrariì di gloria , il fuoco-raggio sia quel lume , che maggiormente si auanza più , ch e vicino ad eftinguersi . Mentre quefto valorofo Capitano feorreua trà le vicinanze di Lucinis gli argini del fiume, per fcegliere al pafsaggio dell’efercito opportuno il luogo , venne giunto , e ferito nelle reni da pala di mofehetto , che incontanente lo ridufse all'vltimo della fua vita , la qualcj GiS-anco terminò poc’hore dapoi con quella intrepidezza fcefsa , "* vt"f9’ con cui femore hauea vifuto , e s'era condotto fenza riguardo adelporla . Fù compianto il cafo da tutto ì’eferci-to , non meno per la gran ftrma dcli’huomo , che per ìsu pietà , che auuenuco gli fofse di mifera mente morire , ca- ual-