564 DE’ BATTI VENETI r fece pattar’ da vn buon numero di genti il Pò à Carigna-1 ^'no per vn Ponte , & al piede d’effo principiò ad erigere vn Forte , per trattenere , & impedire i nemici , che poco difeofti vi lì trouauano ; Ma quefti auuertitifi dell’opera , e deirintentione , e deliberato nei fuoi principi] di ro-uinarla , vi fi (cagliarono impetuofamente adottò ; diftruf-tt'itaguAzr° gl'incominciati lauori ,• tagliarono moka gente à pez-zi ; dopo che pur’ etti abbattuti ritrouandofi , fe non dall’ armi de’nemici, da vna cruddiifìma peftilenza, fecero per allora aJl’Imprefe punto . £ra grauiifima l’età del Duca«» Emanuele , e graue ancora , per hauerla tutta concimata tra patimenti, trauagli , e pericoli continui ; Ma horafo-prafatto in oltre da vn pefo, che non poteua leggiero dir-fi , piombandogli adottò , conuerdto in ruine, tutto il fuo dominio , conuenne il cuore , ancorché collante , cedere.., c*&Em* alla fine alle corporali debolezze. Nella Terra diSauiglia-XiSTno improuifamente percollò da mortai' accidente di apo-muore. pjefia , terminò in tre giorni l’agitata vita , tormentata, più , quanto i tormenti quaiì fempre furono da fe Ite ilo e-letti , e violentati da quell’ affetto ambidofo , eh’ è il più fiero tarlo , che corrodi gii animi , e che annienti i corpi. ghjìu'd'. Succedettegli Vittorio , iuo primogenito , che fubito fi dimoerò più vogliofo di efercitar la prudenza per la pace, che di fuaginar 1 armi alia guerra , e dichiaroilì deliberato di adherir’ à quella parte , che più fi medeiimaiTe coi fuo quieto genio:ancoraché , come Cognato del Rè di Francia , fotte creduto maggiormente ad etto, che ai Cattolico per congiimtione , e per affetto bene intentionato . Eccitò immediate li Pontìficij Mxniliri à negotiar* almeno vna triegua , la qual’anco , per opera fpecialmente di £Za£i7uM azzar ini , fù conchiiifa ne] mefe di Settembre fino alla ^• jiKtà del venturo Ottobre , co’feguenti patti. Che ¡offe agli Spamuoh confinata tra quel tempo la, Città dì Cafdh tioni. col Capello , e fatto il me de [imo della, Cittadella, , quando in quell' appuntato termine ì F rance fi non la focccrr effero ■ rimanendo intanto gli Spagnuoli medefìmi obligati a confermarla bene pracceduta di rvittuaghe • Parue molto indecorofo s che à tali dure conditioni per vna poca triegua , cofi gli vni, come gii altri acconiènùf-fero , quali pattuendo di cedere volontariamente le Piazze , e qua fi obligandofi di tenerle ben munite à requilltio-ne de’fuoi nemici . Per quello però , che offeruoffi dopo;» fece la corte di Madrid dubitare affai di non etterui di