72¿ DE' FATTI VENETI i¿44- za, la ricupera del fuo dominio , & il ben’effere del Pren» cipato dal zelo, e dall’aifetto della República per le con-tinue aififtenze , e fauori ricceuuti . Fugli Caftro effettiua-mente reftituito con le forme , e nello (lato , che s*era_, per appunto nelle conuentioni pattuito , e fù praticato il mede fimo da tutti gli altri nei lelfanta giorni prefcritti , e in trenta aggiuntiui , a cagion del tempo , che portarono di più le demolitioni , per le quali conuenne anco la República mandar dei Gualcatori al Bondeno , & alla Stellata . Pretefe parimente anch’ella I* atterratione in Comacchio di alcune fortificationi , nuouamente fabbricateui . Altresì gli Ecclefiaftici le foftennero per la diftanza del Luogo da quefìi Confini , non comprefe nei Capitolati ; Onde bra-mofo fopra oga' altra cofa il Senato di conferuar la pace , non di iconuoglierla , elelTe di rimetterne la decifione al Rè di Francia , già ch’egli hauea l’impegno di far fua_j ogni inforta controuerfia per fopirJa con i’auttorità , e con 1* affetto ,Ringratiò il Senato con lettere , e fece ringratiare in Francia la Maellà fua di quanto con tanto merito , e gloria , hauea operato nella feguita riconciliatione , e Bat-tattìjja tifta Nani allora in quella Corte Refidente , e digniffimo JtaniA w figliuolo del già nominato Caualiere, e Procuratore Pieni-potentiario fodisfece con pieno , ed erudito officio all’ occasione . Adempierono lo fteflo debito anche gli altri Pren-cipi Confederati / e coli , quando piacque a Dio il lungo Sibillamento dell’armi fi conuertì in vniuerfali applaufì , e benedizioni. Due graui emergenze non lasciauano però 1* Italia nei perfetto godimento de’fuoi quieti , e pacifici ripofì... Era T vna, la guerra ardente trà le Corone , e che obligó per ogni rifpetto la República à conferuar in piedi diecimila Fanti , e duemila Caualíi, ripartiti trà i prefidij delle fue i»pìidt vu Città, fgrauatafi del rimanente . Agitila l’altra , la minac-[S\ài ciata vicina morte di Papa Vrbanò , che tenea perplelfi tutti i Prencipi per le nouità , che poteano facilmente-» inforgere , per le quali i Barberini gelofi di fe medefimi, e bramolì ancora d’innalzar la propria conditione tentauano di guadagnarlo fauore il Mazzarini , e manteneuano anch-effi vn corpo in piedi di quattromila Fanti , e di mille du-¿^w.cetno Caualli . Spirò finalmente Vrbano l'anima al Creatore nel giorno vigefimo nono di Luglio, d’anni incirca fet- tan-