libro terzo; j7i ne fofpetto anch’ ella . forze , e forze confiderabili maritti- 157$ me de’ Turchi in mar bianco , non concedeuano tanta confidenza , che foiTero , per contenerli in femplice difefa. Non Con &ran era ma*nco veriffimile, che la fuperbia di coloro fi foiTehumi-Sfittata a dubitare, che la Republica poteiie , con tanto fprez-puilh* zo della loro prepotenza , fare vna pace inganneuole , per condannarfi in perpetua guerra con quel vafto Impero. Scrii-fe in Dalmatia al Generale Fofcarini , doue s' era condotto per Publico comandamento al difarmo, che non più il facef-fe, fe non di qualche Galea , manco forte , per rinforzar maggiormente 1* altre , e che fi andafle così trattenendo fino, che meglio lì dilucidaile dagl’ andamenti 1’ intentione de* nemici . Ma ben prefto fi rifchiarò da tutte le parti ogni torbido . Quando intefero Vluzzalì , e Piali, dopo vfciti, e fermatili alquanto à Negroponte , che s’ era partito di qua il noftro Ambafciatare, ed incamminatoli per Coftantinopoli , nulla più penfarono contra la Republica ; ed ella qui, fubi-/XJì/. to hauutane contezza , e fgombrataiì da qualunque dubbio, rinouò le commiffioni al Fofcarini per Io già commefsogli di-farmo . Erano allora ridotte à nouantadue le Galee fottili ./<»«*>■ Ordinogli, che difarmar doùeiTé tutte quelle , che paffauano 1* ordinario numero in tempo di pace , e che adempiuto , ^ ch’egli haueffe quell’vltimo incarico , fe ne ritornale alla_. Patria . Affrettato in tanto hauendo 1* Ambafciatore Badouaro ilfuo viaggio per Coftantinopoli, piacque anche a Dio, che vi giu-gneife opportuno , per finir di togliere le male imprelfioni . Z7Ì/Z Fù riceuuto con le più piene dimoitrationi di itima, e di cor-^Vcl-tetia dal Viiir Mehemet , e da tutti gl’ altri Miniitri , e pre-fentatoii al Gran Signore , con lietiiiimo volto pur 1’ accolfe. Riilrinfe 1' officio fuo nelle più efficaci efpreffiom di rifpet-to , amore , e defiderio del Senato , di godere vna perpetua corrifpondenza , e quiete con quel grande Impero . Seiino , con la naturale grauità ; ma con gran dolcezza , gli rifpofe 5 Dopo di che corroboratali, e publicataii folennementelapa- f°pata,a ce, licentioiiì 1’ Ambafciatore, infreme col Bailo Marc’ Anto- ^ nio Barbaro , già eilendo compiuti fett* anni, che s’era trattenuto in Carica , fuccedendoui Antonio Thiepolo , e in tal *4“ guifa terminò , per allora , quella affiittiiiima Patria i fuoi '¡fa ^ gran trauagli. Trauagli promoifigli da’ iuoi nemici con quella barbarie , che , fenza più ripeterla , s’ è già narrata a bailanza 5 ma più lacrimabili ancora, fe oltre all’ empietà via-