ii4 D £' FATTI VENETI 1595 c follecitaua da tutte le parti, e da’Principi dell’Imperio fpe-cialmente , predi , e yigoroii aiuti. L’Armi però , fino che fi metteuano tutte infìeme , non in-pLjl* jteramentequietauano . 11 Tranfiluano , entrato , e prefimol^ ti luoghi nel paefe de’ nemici , faceuafi ftrepitofamente fenti-re , Altri imperiali Capitani pur fcorreano altroue . S’inol-traron’ anche i 1 urchi ruinofamente nella Croatia ; ma tutte quelle fattioni , degli uni , e degli altri , sì poteano chia<-mare più torto minaccie , che battaglie in riguardo de’ vaili eferciti , eh* erano già in punto per fortire , azzufar, e diferT tar fi, In quefìi graui procinti morì l’imperatore Ottomano Amu-iZZat rath . Succedutoti j Mehemet , terzo di quello nome , fuo £ vi/uc- primogenito ; fubito isfogò coftui contra il proprio fangue la natiua ferità , tanto maggiore de’ Predecettori Barbari, T' nelle militie graui infirmità , si ritirarono 9 lenza progredir più auanti, Il Tranfiluano dall* altra parte , più che mai felicitando Ifrr'L nell’ armi , preie Fogat , Lippa , & altri luoghi , e disfece siuano. ¿jecimiia Turchi , che vi andauano in foccorfo . Finalmente arcuatogli adotto Sinam con fettantamila trà Fanti, e Caual-Ji 9 egli , fe ben non ne hauette , che quarantamila , non