¿36 DE1 FATTI VENETI Í Io tempo non s’infanguinafsero i Turchi contra Chriftiáni ¡ 1639. ed i Chriffiani contra fe medefimi . Per l'altro punto degli aiuti concedette , che poteefse la República eiìraere,» fJuZZ/I dal dominio delia Chiefa fino à quattromila huominij pro-K*pM,ca. mettendo in oltre , che , crefcendone i bifogni , non hau-rebbe mancato per fe ftefso alle parti intere di Capo della Chiefa , e di buon Pallore di Chriftianità. Giunti , che furono alle Corti gli fpediti Nuntij , noru ?,} fojamente trouarono diffìcili gli animi de’Prencipi per i Iroua'.e da tra loro vertenti intereffi ; ma infinitamente commoffì con-Numyf.ej- tra medefimo Pontefice per loro particolari affetti, e dif-piaceri . Nella promotione , che feguir douea di Cardinali per le Corone, hauea Cefare bramato il Prencipe Rinaldo d’£tìe ; 11 Rè di Francia , Giulio Mazzarini , e quello di Spagna , Monsignore Abbatte Peretti ,• nè inclinando Vrba-no ad alcuno d'effi # andaua protrahendo il tempo - Altri moleffi accidenti , per altre varie cagioni , gli animi parimente perturbauano ; Conceputefi diffidenze ; pretefefi ingiurie , per le quali, mentre fi rendeua poco accetto il mediatore , meno aggradire fi poteuano li di lui officij. Caduto per ciò fopra i foli Ambafciatori Veneti, refidenti in quelle Corti , tutto il pefo de’maneggi , e delle foe-ranze , fi come chi è folo appunto al foftegno di gran macchina , vi sforza più del potfibile le proprie forze , coi! eglino faceuano ,• ma il tutto fimilmente indarno , troppo inefìncabiii tnnto per la pace , quanto per la iofpeniìon_* deil’armile difcrepanze . Qiielìa pretendeua la Francia lunga , e che ogn’vno in tanto fi conferuafle nel poiìelTo dell’ acquitfato . Voléala brieue , ò con la fubita reffitutione la Spagna , e cofi andaua inutilmente fcorrendo i negotiati, e’I tempo . Solo per la Conuocation del Congrefiò potè fupe-Gic:Grhra rare iJ gran Zelo , e ingegno di Giouanni Grimani , Am-bàfciat'cre Veneto allora nella Corte di Vienna , che l’im- / foie ftrper/4— peratore accordaife il faluocondoto à Miniffri deftinatiui dal itoti dil Ceti Conte Palatino ; Ma fopra quello degli Spagnuoli per gli grejr°' Stati deirOiafida , volendo gli Olandefi, che haueiie il lo- v ro Miniftro il titolo d’Ambafciatore, non fù poiìibile di ri-trouarui temperamento. Qui poi nellitalia , in vece di fperarfi pace , anzi s’im-pugnarcno più che mai feroci, e fanguinofe l'armi . Capi-FrtKripidi t3tO a Milano dalla fiandra il Prencipe Tomaio , accorda-TslVfuo ronfi j e*! Cardinal fratello col Gouernator di Milano. Sta? bili-