492 D® E ATTI VENETI 1628. tione . Niegò fino di concedergli , ogni più riftret-to termine di proroga e con quello autoreuole ¡fopra* ciglio , pattato à Milano , replicogli , e protettogli , anche da quel luogo più volte , gli ordini , e le commiifioni medefime rifolute , alle quali con-tinouò il Duca rifpondere con le folite ragioni , e raifignationi prime . Pareua oramai , che al decoro . & alla dignità tanto auanzata , ed impegnata di Cefare , troppo fi conuertiffe in difpreggio la coutnmacia difobbedien-za di Niuers , e che non più potefse tardar à fcoccae contro d* eiso il fulmine del bando Imperiale . Sofpendeuanlo ancora però le preghiere dell' Imperatrice moglie , e del Gran Duca di Tofcana infierne , il quale dopo flato à Roma , in quella Città , doue la magnificenza publica hauealo cofpicua-mente fpefato , e trattato nel gran palagio della Cafa Cornara in San Mauritio , trouauafi allora in ««/sp* Vienna Ma fe le dilationi feruiuano per vna parte a conferuar il Duca nel fuo pofeefso di Mantoua lo diflruggeuano per 1’ altra nella fua impotenza vi e più maggiore à render fodifatte delle dauute pa-^ ghe le fue militie , per lo che giornalmente gli fi ì-.-.m andauano fbandando , e diminuendo. Continuaua per ciò a gittarfi all’ aiuto , & al patrocinio ¡della República . imploraua denari , per non diffarfi maggiormente di Soldati , e di potere , c ricercolla • precifamente di ciaquemila Fanti , e di cinquecento Caualli , per mantenerti dentro à Mantoua , e per foc-correre Caíale contra il pertinace attedio del Cordoua . Sensuali in vero , il Senato più fempre à ftrignere dalla pietà , e dall’affetto ; ma li come di militie non fù poliibile , che ne anco quella volta lo fuffra-gaffe , poiché farebbe incorfo in quell* impegno , che per niuno riguardo gli conferiua , coli nella parte del danaio , che fi potea praticare fenza Iceurjt da offeruatione , e ed alteratione del deliberato , 1° fouuenne di ventimila ducati , e gli nè andò fpor-gendo di tempo in tempo degli altri . Monlignore d’ Auò , che rifiedeua Ambafciatore à Venetia per la Francia , non mancaua di follecitar’ aneli’ egli la República per celeri , e validi aiuti , e promette ua,