494 de fatti veneti 1628. via di Caftel Delfino . Fù pretto Emanuele ad auanzarglilì nella Valle di San Pietro incontro , fpinte auanti il Prencipe Vittorio fuo figliuolo , e quelli vrtò con tanta ferocia nelle prime file delTefercito Francefe , che interamente Io sbaragliò ; e jo fconuo|fe # per taje auuenuto fconcerto li atterrirono, e lì trouarono in penuria d’ ogni cofa cotanto i Francefi, che à poco à poco tutti lì diillparono , e fi difciolfero da loro ilefiì . Piacque infinitamente al Duca quello iuperato abbattimento ; ed haurebbe parimente piaciuto al Gouernatore, fe ogn’ altri , che il Duca hauette hauuta la gloria di ottenerlo ; tanto può P emulatione far’ anco abborrire^ ^( ciò , che conferifse , conferendo all* emulo . Per ciò fi j\t 7fce- accrebbero in lui con quella aggiunta vittoria Sauoiarda r*w-wle gelofie , & il rancore e forfè molto più , che fe ¡“•'gli ileiii Francefi vinto hauefsero . Temè , che Emanuele fi facefse gonfiamente ardito , c che hauendo già con-feguita la portioue intera nel Monferrato , a lui toccante , non potefse tener otiofe quell’armi , già sfoderate , e vincitrici ; ma finifse di rompere gli argini al rifpet-to ; profeguifse nel Monferrato a prender luoghi , e ri-tenefse per fe ilefso il tutto . Tanto molellamente pen-fouui , che tolfe quattromila Fanti dali’afsedio di Cafa-le ; consìgnollt al Conte Giouanni Serbellone ; e Io fpin-fe a combattere la Città di Nizza . Eraui dentro in di-fefa il Conte di Agramonte , Francefe , che la foilenne quindici continui giorni ; e fino a che fù sforzato ai * Pu»j• già mature iopra la Campagna-, , che non furon poche per fufiragarli , e rinuigonrli d'animo ; ed entrouui ancora con 1* illefsa facile occafione_, Monfignore di Guron Francefe , che hauea già mandato Luigi in Italia , per aiuti , e per configli . Fra quello tempo , che si maneggiauan Tarmi, i Non-cij Pontifici) , che andauano alle Corti , mandatiui da Papa Vrbano , propofero , e trattarono , io pailando per