LIBRO EVINTO. 229 di Noui s vicino à Segna . Era il Luogo d’ogni cofa perfetta- 15^9 mente munito , e gii Vicocchi , dentroui , fecero per difen-derfi ogni pruoua ; ma finalmente ceder conuennero à continui affalti , ed entrati nel Cartello impetuofamente i Veneti, vccifero , fenza differenza , tutti quelli , che vitrouarono vi-*7*™'' ui ancora . Parue, che di quello fatto l’imperatore , e l’Arci-duca Ferdinando follerò per aggrauariì ; e ragion pur’era^ , che anzi ringrati afferò il merito di chi hauea puniti quei temerari] trafgreflòri delle loro fourane commiilioni 3 e così anco hauendo il Senato fatto loro rapprefentare , fenedimoitraro-no paghi 9 e fodisfatti. Dopo l’ingreffò dell’anno nuouo molte fcorrerie , ed vcci- n fìoni de’ Turchi , quafi generalmente feguirono . Penetrò il Valacco per cento miglia del loroPaefe nelle parti di Belgra- hl“ni' do . Altroue ne tagliarono gl’ Imperiali tremila à pezzi ; e Suarcembergh , mfieme coi Palfi , Capitano di gran nome in quelle guerre , ne menarono à filo di fpada molti» e molti altri . Ma nouità di gran rimarco del Prencipe Tranfiluano in quello tempo fuccedette , per cui. variarono co’ variati Per-fonaggi la fcena , e gli accidenti . Egli , c’hauea già dato gian faggio di fe fletto con tante fue memorabili prodezze , cangiò improuifamente quel cuore , fino allora dimoiìrato cotanto ardito . Seguitò ii coltume di colui , ches’intimoriife dopo hauere coraggiofamente offefo . S'intimorì del Re Ottomano , dopo confeguite contro d’etto le gloriole deferitte llT rjn/il-lmprefe , ed entrò nello fletto tempo in dubbio , che potefse Cefare abbandonarlo , benche l’imprefe medefime hauefse-ro ridondato anchein beneficio della MaeflàSuà 3 e che feco fotte confederato ; e congiunto. Per liberarli dunque da queiìi timori a e fofpetti > deliberò di fpogliarfi da fe medefimo della Tranfiluania , rinunciandola all’imperatore ifieiTo col ricambio della Sleila 5 II-che anco negotiatofi , e conchiufo , fubito efeguì . Mà nel nuouo dominio pattato appena , fe ne pentì , e ricercò l'imperatore à redimirgli la rinunciata Prouincia, Troppo hauea-no i Cefari bramato fempre di vnirla all’Vngheria , per pri-uarfene d’effa , immediate prefone il pofleffo ; Apertamente Ridolfo negogliela ; edei tutto fdegno , pafsò in Polonia ; fi pacificò col Cardinal Battori , ch’era fuo inimico a e con- Per '>ch* certo ieco di trarfi dentro alla Tranfiluania , per ricupe-rarliij • In quello tempo medefimo però più felici incontri occor- V u fero