LIBRO SESTODECIMO: 7^1 quella Corona ad ogn’akro ,già s'era datto tutto intero à fa- ^ * cilitar la conohiulìone delia pace medefìma generale^ ,1 ^ per iìabilirfi più Tempre nel pofto, nel merito, e negli ap-plaufi di que’ già fianchi , ed efienuati Popoli . Con quefta regola dunque commune , e giufta , di fanar prima le proprie piaghe 9 e poi attendere alle altrui , egli norL. potendo tenere per allora , che l’occhio folo del desiderio all’Italia , qui con la continuatone della guerra an-dauano fegueodo di giorno in giorno varij , e notabili accidenti , Occorfe tra il Duca di Modona , e’i Proue-ditor Corraro ciò , eh’ è folito per lo più à fuccedere trà i Capitani degli eferciti , quando le difficoltà duramente combattono le riiolutioni . Difcordarono di fentimenti # // Vuca M Propofe il Duca di portar Tarmi all’ efpugnatione diCaf- Proueditor tei franco . Soitenne il Corraro , di paffar più toiìo al cZ'Z°*r' finale , per quiui tenerli della Stellata , e del Bondeno in vicinanza ; aiiicurar col patto del fiume i Pofti , e gli argini di quà , già occupati dall’armi Venetiane # e feor rere , ed infettare ageuolmente il Ferrarefe. Preualfe in ogni modo T opinion del Duca 5 ma prima di porla ad effetto , hauutone qualche feotore il Cardinal’ Antonio , fece , che il Marchefe Matthei con mioua diueriione lo preueniffe , Ìpignendolo a trauagIiar’T*w-gw ancora il Modonefe . Que&a fopraggiunta impenfata in-curfione coltrinie il Duca a cangiar penfiero , per non lafciar’il fuo dominio alle perdite a & ai danni negligentemente efpolto . Raccolfe infieme delle fue milìtie tutto quel numero , che dalTanguitia del tempo fugli poffibil-mente permetto . Rinforzollo il Corraro con due mila de’fuoi ianti ; impedito a farlo etiandio col rimanente per mancanza di foraggi , e vettuaglie , che non haueua potuto il Duca in quell anguftia di tempo fu Sciente mente proue-dere ; e coli Tvno fermatoli a Buonporto 9 l’altro andòS'“-anelantemente rintracciando con quella portione di gente il Matthei . Trouandoiì queiti acquartierato allora in San Cefareo , riputò hauer vinto col vinto intento di hauer di nuouo sforzato à torfi il Duca dall’ inuadere l altrui per difendere il fuo Stato inuafo . Non fi curò di attender quiui maggior cimento , nè azzardo. Vfcì fuori del Modonefe , e andò a rincongnugerli col Cardinal’Antonio , cof-tatagli però la marchia vna Compagnia di Caualli , che gli fù dal Duca , parte tagliata a pezzi 9 e parte sb,in- G&&S&g& d*ta •