Afpìaitit dt? Prenripi alla epitèli- ■E Briff/e ) LIBRO TERZODECIMO, 627 turbollo il dubbio , che fé ne a dira (Te altamente l'Impera- .¿,0 tore de’Turchi , Amurath . Ma gli altri Prencipi , cho * fenza inpegno , trauaglio , e pericolo , fi trouarono eoo.» l’armi fole della Republica folleuati dall’infette Corfale per-turbationi , ne benedirono il merito , e ne alzarono gli applaufi fino al Cielo , ferialmente il Regno di Napoli , e lo Stato della Chiefa più degli altri efpoiti à patire iru mar’ , e in terra le depredationi , e le (correrie di que_»' barbari . Eccedente Papa Vrbano gli officij congratulato^ rii degli altri Prencipi in vn fuo Brieue , che fenile al Se-nato , ripieno di fuifcerati paterni concetti , non meno in lode , che in ringratiamento di vn tanto impartito bene alla Chiefa , aU’italia , & alTvniueriale della fede . Viueano ancora in quello tempo le amarezze per l’oc-cafione , già detta , del contaminato Elogio . Ma già ce- , < dute tante volte dal Senato l’indiuiduali fue paiìjoni ai fa- ' lutari comuni rifpetti , non fà difficile à riceuere il pr detto Brieue dalle mani dello iteflb Nuntio Apoltolico , il qual venne ammeflò nei Collegio, ed accompagnollo anch’ egli con pieni attributi di lode verfo il gran merito della.» Republica . Riiponcfendo al Brieue,concambio ancor’ella i Ìuoi diuoti ringratiamenti. Appofitamente praticò lo fteffo con gli altri Prencipi, e co’fuoi Miniftri , qui efiftenti ; e goder douendo ogni aiuto quella parte , che fola ti efpone , per faluar’ il tutto , ciafcheduno fi eshibì d’ogni aiMenza , come anco hauea_» fatto nel medefimo Brieue la Beatitudine fua , fempre , c* hauefse l’imperatore Ottomano voluto vendicacene. Mari- ^ no Molino fopracomito , che portò à Venetia la nuoua con la fua Galea , fù regallato di Catena d’oro . Decorò il mag-"*" * gior Configlio il Proueditor Cappello deila vette di Con ix- f. ita gliere ; del Cenforato il Marcello per lo fparfo fangue ,• e It* nel retto , e in quello , che importaua molto più dello priuate benemerenze, e delle publiche retributioni, comin-" ' cioifi à penfar’ ad accrefcere l’Armata, & à ben munire le Piazze , obligando à tutti gli preparamenti ogni picciolo dubbio d’hoftilità da vn barbaro, e prepotente Prencipe, che anco in pace , fà continuamente viuere in iofpetto. IL Fl°N5 DEL T ERZODECIMO LIBRO, DE’