LIBRO SESTO DECIMO. |L 7i9 ** inimico della'Caia Barberina , il Papa , ancor’egli vi fi di- 1644. n olirò , per impoffeirarfr con la Santità fua di quell’affetto , eh’è fohta di concepire la conformità de’genij . Priuò Armonio della protettione della Francia , da lui già aifunta, farcendogli deporre Tarmi ,* e perche fono accetti i doni anche appretto alla diuina grafia , non che à qualunque terrena altezza , prefeotò in dono a Camillo Panfilio , Nipote , e già promoffo alla Porpora , vna Badia di non poco pezzo . Nello ikiìo tempo però , ch'egli andana con tali forme blandendo il Pontefice , c la Cafa , non potendo nè anche gli huomini della maggior’acutezza coprirfi in maniera , che non trafpiri qualche barlume delle fue interne», paifioni, tutto fdegno in fe medeiìmo contra T Ambafciato-re di Francia , allora in Roma , e contra il fratello del Cardinal Teodoli , Marchefe di San Vito , credutili rei di ha-uer fporta copertamente la mano alT affandone d*Innocen-tio , euaporò contro d’eifi ancora la maleuolenza , e Tira in varie forme. Ma non già nodriua il Pontefice fagacia , e politica minor di lui . Sapendo egli , che non fi può penetrar meglio nelle vere difpofitioni di vn’ animo , che facendolo geloio , lo ingelosì , che potefse hauer cangiato verfo i Barberini Todio , e lo sdegno in fauore, e in patrocinio. Ad vn co-fi forte eforcifmo conuenne cedere anche il grande ingegno di Mazzarini. Prorruppe in vn’acerbo fenfo; e benche fi ri-trouafse nel godimento di tutto ciò , che potea bramare^ per fe lìeiso in trancia , già fgombratifi d’intorno i maligni influii], e ftabilitofi nella fouranità di quel gran comando; ad ogni modo, fi come ordinariamente accade alla de« bo!e noitra humanità , che per viuere Tempre feontenta , e inquieta , imperati , che hà li maggior trauagli , fe le innalzino allo iìefso iegno gl'inferiori, tali a lui diuennero Roma , e’1 Papa. Hauea egli col più faporito cibo delia natione fatollati di honori , gratie , e comandi gli Prencipi del fangue , e commefsa la direttione degli eierciti alli due Duchi d‘Ór-liens, & Anghien . Eglino più tofto fauoriti da felici euen-ti,occuparono fopra gii orli della Fiandra, Graueline , con l’aiuto anco di vn forte diuertimento del Prencipe d’Gran- ' ges, da cui afsalito nello ftefso tempo il Safso di Gant ; riufeì facilmente pur’ à lui di prenderlo . Trattoli l’An-ghien in oltre coi corpo da eiso comandato > fuori dei Ooooooo * Con-