i4(S DE* FATTI VENETI 1J72 Accrefciuteiì poTcia le tenebre, cominciò cofìui vn poco a_» retrocedere, con le prore però Tempre riuolte verTo i noftri, & andò con queft’ ordine ritirandoli fin* oltre alla punta dell* IToIa di Cerigo, doue colta l’opportunità del luogo , e della^, IÌtSì notte, già finita di oTcurarfi , fi girò, fi allargò , e s’ inuolò /far«*, tutto timido dalla battaglia . Non fù più poifibile di giugner- lo a‘ Chriftiani . Le caligini accrefciute ; la calma periiitente ancora 5 la franchezza de’ remiganti non lo permetteano. Ri-TolTero finalmente, dopo -rattenutiTi tutte quella notte in Ma*-re, di approdare la mattina Topra 1’ IToIa medeiìma di Ceri* g9 , dalla parte di Tramontana, cofìretti à farlo per duemol-<*%•- to vrgenti neceffìtà. L’ vna, di prendere qualchereTpiro; l’altra , di prouederfi à bastanza d’acqua, Ttante Tecceifiuo bifo-gnoa che ne haueano. Quiui fermaronfi due giorni, e per non conTumare il tempo indarno , mandarono fuori due veloci*!!-mi legni à inueTtigare qualche coTa de’ nemici . La mattina.» del terzo * capitato loro vn’ auuiTo, che fi foTsero feoperti trà quell' acque in vicinanza ripartirono conforme al Tolito le_, loro Squadre j fi gittaron fuori al Mare, & auidamenteli cer-SfJrìT/u carono tutto il giorno , e la notte ancora , fenza mai hauer-sr ne alcuna traccia . Finalmente la mattina del dì Teguente a dieci Agoiìo , dedicato ai gran martire San Lorenzo, fi Tco-*/«/a prirono Topra Capomatapan , doue nè viaggiando, nèmuo-cc£%Z uendofi, liauano fermi con le poppe sù le marine appoggia-:apan-'- te . Auuertiffene fubito Vluzzalì , e per non effer colto irL, quella Tcompofta , e diTordinata politura , raccolfe frettolo-Tamente le TparTe Galee , e diftribuille ne’ Tuoi tré corpi ancor egli . Dal muouimento Tuo primo, non fù difficileà comprenderlo , più che mai deliberato di non farli alla fronte del-Qntme re- l’Armata grolla Chriftiana . DiiìeTe in Mare largamente J* riunii, ali , e videfi chiaro da quel Tuo tolto Tpatiofo giro » che ten-deua, ò ad iTcanTarla, ò ingegnoTamente ad inueftir per fianco li Tuoi due Corni Tottili . La ragione, e 1* eTperienza ne_, auuertirono li Capitani. Conobbero il nemico oggetto, ch'era lo fteffo icorto: poco dianzi in Vluzzalì, & andarono pur’ho-ra con 1* ordine medefimo deludendo l’arte, evirando, e te- pur anct f »•» f , % ° i m c*Pi nendo anch’eglino le prore iempre a diritta faccia contra quel-cbriji,.,n,. je ^e, n€mjc- ^ Oramai s’ erano gli vni, e gli altri auanzati à c«u«mJ fcgno di arriuarsi vicendeuolmente con le Artigliane j e’1 Ge-neral Fofcarini, coraggioTamente montato Topra vn picciol legno , quà, e la girando, animaua ogni vno alla preTeruatio-pe* & alla gloria , fenza riguardo di azzardar’ogni momento