LIBRO SECONDO. e molefìaua co’tiri continui fopra quelle Riuiere i nemici . I Sangiacchi diDurazzo, e di Duca&ini, attratti daqueiìi ftre- x57i pitoiì rumori, ammaliarono vn neruofo efercito , e con e(To dieronfi alla marchia, per combattere Dulcigno, inuitati anco dall’Armata Ottomana , chefcorreua il Golfo . II preti-dio, che v’era dentro temutone affai, e per la debolezza dei luogo,e per tante armi terreltri, e maritime, che gli fi auui-cinauano contro, richiamò in rinforzo dai paffi ftretti le genti già mandateui , e li Paefani vi entrarono in difefa auch' ef- ii . Da vna parte quello accrefciuto numero nella minacciata Città parue conferente ; mà non fù gioueuole dall’altra. Ritirateli le genti dalla cuftodia di quei difficili ingrefìi.ed aper-tofi in tal guifa a’Turchi libero il fenderò, profeguironoauan-ti non impediti, e pofero quei di dentro , benche accrefciuti di numero, in maggior fpauento. Già haueano i Paefani principiato à trattar d’incendiar’ il Luogo, per non lafciar lo in mano a’ nemici , e di andarfene à Cattaro, con quel più , cho haueffero potuto trafportarui de’ loro Capitali.- Mà opportunofoprarriuatoui il Soriano con buon numero di militie, e con Sciara Mardnengo, potè diftorli da quel timido configlio, e conuertirli à collantemente difenderli. Poco itati à prefentar- ***&*« uifi li Sangiacchi, prefero con fei grolle artiglierie à battere^ furiofamente le mura; le quali, deboli mojto, cominciarono à cedere al tormento, ed à far ritornar alla paura di nuouo glihuomini . 11 Soriano, fcortoneil pericolo , ritornò fret-tolofamente à Cattaro ; doue, caricate le Galee di nuoue militie, giunfe pur’ancora, in tempo di rianimarli. Mà quel coraggio, che hauea fino à quell’hora predato à gli altri , egli conuenne alla fine mortificar’in fe medefimo. Gli fi fece tanto innanzi P Armata Turca, che fù coftretto a ritraruifi, per non ^eitarui mifera , e ficura preda. Subito partito,eh’eifù, partì con lui da Dulcignani qualunque fperanza . Per più ancora difperarli, vi fopraggiunfe l’efercito di Acmat, edel ßeglier-bei della Grecia ; onde accoppiatefi infieme tutte quelite forze, non più reltando loro modo , per faluarfi, che con vna^> volontaria refa, così la conchiufero. F.f»,¡ci- che foff ero falitate le