188 DF FATTI VENETI
1587 dra. Nel mezzo à quelli gran torbidi fù vccifo P Oranges eoa L'or**#, gran tracollo degli Stati Generali ; nè fapendo chi foftituire», *W>. ad vn tanto valorofo , ed intereflato Preacipe , farebbero ri-AÙro* corfi di nuouo ad Alanfone, tanto ilhifogno violenta; maca-™m pirato appena ia Francia era mancato di vita. All' incontro il Prencipe Farnefe s’impadronì di molte Città , fpecialmente_, itnprtft di Doncherchen, Gant, Nimega , Brufeles, ed Anuerfa , ed hauea oramai ridotta in gran parte la Fiandra al Rè Filippo obbediente . Seguitando pur’ anco la Maeftà fua P altre fue incontrate profperità , pafsò perfonalmente in Lisbona à pren-
f,	Rì <n dere il portello del nuouo acquiilato Regno di Portogallo, da TpZdi che sbrigatoli ritornò in Madrid . Rotta poi dalla fua Arma-*'*»1 ta Nauale , vna di nuouo raccolta da Don Antonio j e finito poLU con ciò d’ interamente impofleffarfene , fece , che Lisbona giuraffe in fuo Succeffore il Prencipe Filippo , di lui figliuolo, c che facefle Madrid il medefimo per quello delle Spagne , e lr.ìfgZ- Per tutt^ a^tr^ ^ egni, e Dominij . Aggiunfe anche i do-” mettici ai piaceri degli acquiili . Solennizò le Nozze dell'infanta in Carlo , Duca di Sauoia , già fucceduto al morto E-manuele ; e per obligata gratitudine verfo il gran merito in Fiandra del Prencipe Farnefe , reilitui , folamente à quell’ niZ °!a hora al Duca Ottauio di Parma fuo Padre il Ca rtello di Pia-
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CAjìeUo di ce nza «
ri»™*. (]os) continuando à gioir la Spagna trà fuperate vittorie, acquiftaù Regni , e allegrezze fomme ; mentre continuaua à trauagliarfi in fé medefima la Francia . Si combatteuano al-troue , li Mofcouiti, li Polacchi , e gli Suedefi j nè fe ne fta-uano i Turchi , ed i Perfiani odofi . Anche a’ confini dell'A-lemagna , non ortante , c’ hauerte Amurath rinouata con P Imperatore ia triegua , veniua fouente moleftata la Croatia da quei Turchi confinanti ; ancorché un giorno affatiti da Chriftiani , foifero in gran parte malmenati , e vccifi.
Riconofcendo altresì la Republica la fua pur anco goduta quiete dalla grada del Signor Dio , volle in quello tempo meritarla etiamdio la Caia Querina , trà le principali Patritie, cuefa * chiamata dalle Papozze . Concedette in dono vna Chiefa di s,7JradT ^patronato fuo ad alcuni Padri di San Francefco di Paola, VJu’ fopra le Fondamente verfo Cartello , accommodandoli inficine di hofpitio , e tutt’ hora ne appariice la memoria in va diuoto concorfo di fedeli . S’initituì pur’anco à Venetia in M quell’anno, per beneficio , ed ageuolezza maggiore mercan-c*/ tile , Vn Banco publico di ierittura , chiamato del Giro . Fu-
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