313 MCCCCClll, NOVEMBRE. 314 prendeseno prima un certo maislro di sala dii re di Franza che venia al campo, et non molto da poi, pur per camino, 9 arzieri con alcuni pochi muli. Le zente spagnole che al presente si ritrova in Per-pignano, per quanto si à potuto acertar per diverse vie, non excedono el numero di cavali 2500 fra za-neti et homini d’arme, et pedoni 7000, e di conti- * nuo passa de lì zente infinita sì a pie’ come a cavalo. Et avanti heri passò la compagnia dii ducha d’Al-bucherche che fono 300 cavali et 850 fanti, et si aspeta di hora in hora el prefato ducha e '1 conte di Benivento, 1’ admirjante et contestabele de Castiglia, e si dice vengono con gran numero di zente. Et le 3 galie di lì si armarono benissimo, e zà molti zorni partirono verso Coliuri per guardia de quelle marine, che sono in confini di Provenza. Etiam molte barze carge di biave è passate di lì da la costa de 1’ Andalosia, e andate per proveder al campo spa-gnol. Eri fo a visitation dii re, qual li disse che, poi che havea bastato 1’ animo a’ francesi intrar in caxa soa contra ogni rason et dover, che ’l diliberava con l’aiuto di Dio in persona propria darli tal bataglia qual loro certo non se pensano, e per questo havea termina partir di lì fra 8 giorni per Gerona e poi etiam de là avanti per Perpignauo, e lasserà lì a Barzelona el duca di Calabria con tutta quella parte di la soa corte che non è apta a guerra. Sichè etiam esso orator converà restar de lì, etiam li oratori cesarei et di Genoa, etiam per non parerli conveniente andar in campo va contra francesi, hessendo la Signoria nostra confederata con quella, et perchè lui non à (a) tratar cossa col re, e di lì al campo è lige 28. Item, di le cosse di Portogallo non à inteso altro se non la conlìrmalion di quanto scrisse a dì 13 di questo. Item, le galie di Fiandra, zà zorni 15 tochò Majoricha, e tolto relrescamenti si partì e andò a bon viazo. Dii ditto, di 26, ivi. Come si ha inteso francesi haveano principiato a bombardar Salses con gran sollieitudine di dì e note, e mai non riposavano. El muro che cercano di romper è grosso braza 30 ; e che le prede tra te non intra va più di doi palme; et che spagnoli a l’incontro de continuo li danno qualche speluzata, et ultimate certi zaneti con alcuni fanti preseno 50 francesi con 50 careagi de viluarie e forsi 1500 capi di pecore, e condusse el butino verso Perpignano a vista dii campo francese, dii qual mai persona si mosse. Item, si dice ozi dia intrar lì in Barzelona el signor admirante di Castiglia, e la soa gente bona parte è già intrata e passata ; e gioliti che siano li altri grandi di Castiglia, che si aspecta di I Diarii di M. Sanuto. — Tom. V. hora in hora, la regia majestà dice subito partirà per andar a dar bataglia a’ francesi; et dii tutto aviserà. 145 Dii ditto, di 2 octubrio, ivi. Come a dì 27 in-trò lì Io admirante di Castiglia con una bellissima compagnia di gente d’arme a piè’ e a cavalo ; e a dì 28, poi disnar, con pioza grandissima si partì el re de lì per Gerona, dove disse resterà 3 over 4 zorni e poi anderà a Perpignano c in campo, afermando voler dar bataglia a’ francesi in persona, se li «poeterà no. Item, à voluto tutti li oratori restino lì con il ducha di Calabria, et esso orator nostro è stà contento per le rason ditte per ciucile di 22. Item, a dì ultimo poi entrò lì el conte di Benivento, ben in ordene e con gente assai, e cussi di continuo intra-no e passano tanta gente, eh’ è cosa stupenda. E in Saragosa di Aragon e lì a Barzelona non è persona alcuna apta a guerra che non impegni quanto (iene et non se armi, secondo el stato suo, per andar a servir l’alteza dii re, e cussi si crede che fucino le altre cità, in modo si tien il re liabi aver in campo tanta zente quanto mai halli auto in altro tempo insieme, in alcuna sua impresa. Item, il re eri li mandò a mostrar una lettera de un seeretario suo, data in Perpignano a dì 28 septembrio, a hore 3 di noie, per la qual avisava che oramai nel campo spaglici ne era tanta moltitudine de presoni francesi, che bu-slerinno ad armai*tutte le galie de sua alteza; e che quel giorno de 28 introrono insieme in Perpignano 200 presoni francesi, de li qual uniformiter se in- . tese che nel loro campo era fame assai e pestilenlia, et che una spingarda de Salses havea amazato el ca-pitanio principili de li sguizari, el qual era el primo homo in arme de ditto campo et il secundo de autorità ; et che aspettavano certi altri canoni, perchè li parea che li 33 haveano non operaseno molto contra Salses ; e che dillo campo era in desperatione per disordinarse molto la sua fantaria a causa de li zaneti spagnoli che da ogni parte zorno e nocte la infestano ; e che quelli di Salses haveano facto signo di securità, dandoli a intender che stanno securi e non hanno bisogno di socorso, licet alcuni dì avanti el duca d’Alva li messe dentro 50 valente homini, li qnal introrono senza che francesi li desseno impa-zo alcuno ; et che il campo di spagnoli havea preso tanto animo, che non disiderava altra cossa cha finir tutta questa guera in una giornata, parendoli aver certissima victoria. E dieta lettera fo mandata a tutti li oratori, e poi per le poste a la regina in Castiglia. 145 * Dii ditto, di 6 octubrio, ivi. Come l’orator zenoese l’altro zorno ave una lettera di Lisbona, di 29 auoslo, di domino Gazano suo fratello, mollo 21