MCCCCCIII OTTOBRE. 194 far altro lu Signoria cba eommeler a li soi cardinali li desseno li soi voti, qualli etimi polriano far a ‘ so modo. Dii ditto orator, di 18, liorc 12. Come il Cardinal di Napoli havia mandato a (Urli, che in quella hora havia auto da li fratelli di papa Pio 111, come soa beatitudine devotissime a hore 10 era inanellata, pregando ldi'o li donasse requie sempiterna et a nui crear uno altro pontifice buono eie. Et tal morte fo mandata a dir a l’orator di Pranza et a l’orator dii papa etc. Colegio si reduse a consultar si dovevano scriver a Roma al Colegio di cardinali a dolersi di tal morte. Item, a li nostri cardinali o in favor di Roan over di altri etc. Item, di le cosse di Romagna : è l’opinion di sier Lorenzo Zustignan savio a terra, ferma. Et steteno in Colegio lino hore do di notte, et nel partir soprazonse lettere di Ravena, qual con alcuni savj fo lede. A dì 23 octubrio. In Colegio. Vene l’orator di Franza, justa il solito, a dolersi aver inteso da merchadanti li danari mandati a Orsini per questa Signoria etc. 11 principe disse non è vero, e cussi il Colegio. \ Vene l’orator yspano, dicendo non aver lettere di Roma, et che era venuto lo effecto di la lettera li scrisse el ro suo per la morte dii papa ; e parlò sopra questa materia, motizando assai. Et fu interprete, perchè non era Gasparo, sier Trojan Boluni savio ai ordeni. Vene el legato, olim di papa Alexandro, episcopo di 'l'ioli, qual volse parlar secrete con li cai di X. Credo vadi a Roma ; si parte ozi. Da Ravena, di'20. Come hanno, quel Pier Remiro capitanio di la citadela di Forlì si partì con 150 balestrieri a cavalo et 1000 fanti, tra i qual 150 alemaui bona parte mandati per il ducha di Ferara a nome di madona Lugrecia et andò a Cesena, si parte, va a Rimano, poi a Pexaro a socorer la rocha à termine (in 28 di questo ad esser soeor-sa. Item, da Ferara e altrove par siano venuti 1000 fanti in Forlì, sichè sarano 4000 fanti e 400 cavali. 11 campo dii ducha di Urbin è partito. Il ducha è a San Marino* el il signor Pandolfo, rilratosi da li Tra’ Bianchi, mia 8 di Rimano, è andato a uno castello nominato Coriano. Item, il conte di Sojano li hanno strilo li mandi 50 balestrieri a cavalo che lo guidi, che domenega a dì 23 voi venir lì a Ravena per cosse importante al stado di la Signoria nostra. Item, l’artilaria è lì. qual I’ hanno veduta col capitanio di le fantarie et domino Lazaro Grasso. Li inanella alcuni cari etc., ut in litteris, et ozi tutto li fo mandato. Item, mandano uno capitolo auto di 11) da Castrocaro, come era zonto lì uno commissario di fiorentini nominato Pier Francesco Tamigi con il marchexe, et evvi il signor Francescheto et Astor di Manfredi et etiam domino Antonio Maria di Ordclaphi. Da Ferara, dii vicedomino, di 21. Di la nova almta di la morie dii papa. Il ducila è a certo loco mia 20 di Ferara. dove in la soa corte è più di 22 amalati di febre ; et cussi in la corte di madona Lucretia 3(1 è amalati, qual è a uno altro loco. Item, si dice di l’acordo di Orsini con spagnoli ; e che Valentino è stà retenuto in castello, sichè quelli lì sono come disperati. 11 ducha dovea venir a Bellior, ma non vien ; hanno levà leraresi che la Signoria nostra manda zente sul Polesine di Ruigo; don Alfonxo è" cavalchà a la Stellò. Item, el cardinal Roan à scrito si mandi danari per le zente dii ducha è lì, per esser passati li tre mexi, e questi si doleno perchè creteno non li paga più. A Modena si fa fanti e cavali lizieri, 03 et hanno soldato Matio Mazon, che alias fo conte-stabele nostro. El cardinal fiol dii ducha, non ben guarito di la gamba, è andato a Modena; si tien per la morte dii papa anderà a Roma. Manda avisi da Bologna à di Roma di 14 etc. Di Roma, dii cardinal Corner a la Signoria nostra, latina, data a dì 18. Avisa di la morte di papa Pio 111.0, a hore IO; et che la Signoria comanda; non è per dar il voto suo ad altri eli’a chi voi la Signoria. Di Padoa, di sier Poh Trivixan el cavali er capitanio, di 21. Come eri fo a Limono; à visto quel castello; conseja se schansi quella spcxa; non si elozi pi.'i castellali. Vene sier Polo Barbo procurator, qual à sie parte in Alexio et aricordò alcune cosse per quel loco da esser azonte a la commission di sier Nadal Marcello, oleto por gran Consejo proveditor de lì. El qual aricordo primo consegliò con 1’ bordine nostro voleva far una forteza; fo ditto per adèsso non facesse. Io proposi di ruiiiar Castel Zoilo, justa la parte, et alcuni di Colegio Ini fo contra ; tandem vegnirò al Pregadi. Fo baiolato il mandalo di le zente d’arme per la sesta paga. Da poi disnar fo Pregadi, et vene le infrascripte lettere. Di Ravena, di 22, hore 24. Come haveano ricevuto nostre lettere zercha Zuan Paulo Manfron; l’à admonito a non lasar li soi fazi danno su quel di I Zervia ; etiam fato refar alcuni. Itrm, il capitanio di