9 ucceccm. APRILE. 10 niente verso sua saudita e il duella Valentino, con bone parole. Et fu preso. Restò Consejo ili X suso con zonta ili Colegio, aleuto el bonus in li fonlegi slava mal, e la farina era salta a lire 8 el staro ; et fu preso elezer per il ililto Consejo ilo proveditori sora le biave, con gran autorità. E cussi elexeno sier Alvixe Malipiero lo «io dii Consejo di X, q. sier Jaco|H>, et sier Hiro-limo Capetto, lo avogador, stati tutti do proveditori a le biave, quali aceptono. Era in questo tempo proveditori a le biave sier Zuam Baplisla Suranzo, sier Auibruoxo Contarini q. sier Zorzi, et sier Zua- 2 ue Griti. Questi do proveditori novi electi, proveteno el inandono letere per tuta terra ferma mandino biave qui, dato don a quelli condurano per luto aprii for-mento habino piccoli 20 per ster di doni, et per tutto mazo piccoli 15, e per tutto zugno piccoli 10 ; el ne vene assa’ fermento, adro la terra lo uberiosa. Feno etiam altre provisioni. A di 4 aprii. In Colegio vi fu l’orator di Pranza, al quale fo comunicato quanto si scriveva in Pranza. Etiam vi fu l’orator di Spagna. Nascio le propo-sitione et risposte loro. Da poi disnar, fo Pregadi. Fo leto letere, tra le altro da Milan, Crema, Bergamo e altrove, che sgui-zari si vanno ingrossando contili il stato de Milan, sichè quelle cosse di Milan è in pericolo. Francesi provedono. Item, fo divulgato esser letere da Corfù e nova che il secretano nostro a Costantinopoli era morto, e la so galia tira in terra. Itevi, da Ragusi che ’l Turco liavea auto do gianduse, et era guarito. Tarimi non fu vero. Fu posto per li savj ai ordeni : che siano electi per scurlinio et 4 man di electione XX sopracomiti a cinque per Consejo, videlicet per la banca. Et sier Antonio Trun, savio dii Consejo, messe a l'incontro fosseno electi per scurlinio dii consejo di Pregadi. Et fo gran mormorar dii Consejo che sariano sia tolti 300 : pur ave 8*2, e questa altra ave 91 di sì la parie ; fu presa. Et in execulion fono solum una volta electi do, perchè i altri non passò. Fu posto per li savj : che li debitori di la decima 72 et 73 è a li governadori, vadino al canzelìo di le cantinele, con li modi prout in parte. Ave 28 di no. Fu posto per li savj ai ordeni 3 galie al viazo di Fiandra, videlicet per Anlona e non per Fiandra come metessimo nui, con don di ducati 4000 per galia Ui danari ut in parte. Et conlradite sier Lu-nardo Gri mani, dicendo era mior opinione la nostra 1 Diarii di M. Sanlto. — Tom. V. meterle per .Fiandra clic per Antona, e le’ lezer la lettera ili quelli ili Bruza pregava la Signoria li mandasse le dette galie. Li rispose sier Lunardo Emo savio ai ordeni, ringraziando el Consejo. Andò la parte 39 di no, il resto di la parte, et fu presa. El cussi la malina seguente a Rialto per li consieri fonilo incantbde, e non trovono patroni, e Dio volesse per ben di questa terra, quando le metessimo dille galie, sier Antonio Trun non havesse messo ile indusiar eie. Fu posto per loro savj di comunichar con Pranza il papa voria far liga con la Signoria nostra el li reali di Spagna eie. Sier Zorzi Emo savio di terra ferma, non fu di opinione et contradise, e disputilo la materia hinc iiule, taiulem fu preso di comunicarla ili 9 balote, et fo, meo juditio, mala opinione. Fu posto per tifiti i savj scriver in llongaria di le nove si ha di l’armar fa il Turcho, e di le provi-sion havemo fato e senio per far, e sopra queste lettere fo gran dispulatione. Ave 3 non sinceri, 03 ili si, 94 di no, el fu preso di no. Et parlò, olirà quelli 2 * di Colegio, sier Nicolò Foscarini et sier Zorzi Lorc-dan, et balolata la lettera, fu preso di non scriver, come ho dito, e volendo eonzarla e scriver, fu terminalo indusiar a domati. A dì 5 aprii. Si harc lettere da Monopoli di sier Luca da ca’ Tajapicra, governador. Clio Ortone eri sia presa lì in la Puja da’ spagnoli, quali hanno fato botino di valuta per ducati 80 milia. Item, si ha aviso certissimo dii zonzer armata yspa-na in Cicilia etc. Da poi disnar, fo Consejo di X, sichè ozi jM>clie cosse ocorse. A ili ti aprii. In Colegio fono balolali li officiali ‘di le galie di Barbaria, capilanio sier Andrea Moze-nigojeta dì 9 ditto, domenega, dieno dille galie meter banco. Fu etiam electi do patroni ili barzoti, sier Marco Bragadin q. sier Zuan Alvise e sier Fantin Querini fonilo vice soracomiti. Fu soto sier Hironiino Landò, q. sier Piero olim episcopo di Baffo. Fu expedili do conteslabeli per mandar in arma-ila, zoè Zanon da Colorano con fanti 300, et Danese dal Borgo con fanti 200, e mandati a far le compagnie. Da poi disnar, fo Pregadi, el fo posto parie per li savj a li ordeni, atento le galie di Fiandra incan-tade non haveano trova patron, li sia cressuto di don ducati 500 per galia, sichè habino ducati 4500 per galia, el fu presa. El il zorno seguente, la Signoria andò a Rialto a incantar ditte galie, et non trovono patron, el fo mal. 2