53 MCCCCCIU, GIUGNO. sarà (jui solo scrito, e si dice habi auto ducali 120 milia. Cardinali novi electi per il papa. Lo archiepiscopo de Traili, spagnol, Lo archiepiscopo Lionesa, spagnol, Lo episcopo di Elva, spagnol, El govemador di Roma, don Grazia spagnol, Lo archiepiscopo Frigu dal Fletto, zenoese, Lo archiepiscopo Urixinense, aleniano, per 1’ impe- rator, Lo episeo[>o di Volterà di Soderini, fiorentino, Messer Adriano di Corneto, secretano, italiano, Jacomo Casanova, italiano. A dì 6. In gran Conscio. I'u posto per li consieri, clic sier Fantin Queriui et sier Mareo Braga-din, rimasti patroni di do barzoti in Pregadi, non armando per adesso, possino esser electi dentro e ì di fuora. ‘2 - 537 - 48. In questi zorni vene a Veniexia uno orator del re di Pranza, di natione greco, nominalo domino Zuan Laschari, qual legeva in greco a Fiorenza, e il Cardinal Roan lo volse con lui el hallo falò grando. Questo vene con inslruction di far nova liga e confcde-ration con la Signoria nostra : et consultalo la risposta per il Senato, fo preso rispondergli, havemo l’a-lianza con il re cristianissimo et non ne par far altra alianza. Questo alozò in cha* Corer, dove stava l’orator del Turco. Adì 8 zugno. In Pregadi. Fu posto per loro savj, certa parte di zente d’arme, ut patct in libro. IH lloma. Si ave aviso di Napoli, spagnoli aver auto Castelnovo, e il campo suo è al Garigliano, et erano zunte in Cicilia, venute di Spagna, 130 tra cliaravele e barze con 15 milia tra hoinini e cavali li-zieri ; et che ’l gran capitanio rimanda parte indric-do, havendo za aula la viloria, per caxon di la s)»e-xa. Item, il papa lece decapitar a Roma domino Jacomo Salila Croxe e Nicolò Troto suo secretarlo etc. Di Franza. Come nel parlamento il re havia richiesto danari, per via di collecta, per mandar esercito in Italia a recuperar il reame. Et il parlamento, ut dici tur, concluse non poler darli danari. Item, si dice fiorentini, con le so zenlc et Fra-chasso, hanno dato il guasto su quel di Pisa. Fu posto parte, che sier Marin Dandolo et sier Nicolò Pasqualigo, stali proveditori sul Polescne, vengino in Pregadi fino per tulio seplembre. Ave 98 di si, 32 di no, e fu preso. E questo fo a dì 22 zugno ; et sier Antonio Trwi savio del Conscio, messe ehp etiam sier Ilironimo Trivixan e sier Antonio Sanudo, stati proveditori su la Piave, vengino in Pregadi; non fu presa. Fu balotà do volte. Li prima : una non sincera, 61) di no, 61) di si; la seconda: una non sincera, 58 di si et 103 di no; et fu preso di no, e fu ben fatto. A dì 20. Fu posto far, per Colegio, 2 provedi-lori sora la Piavesela. vengino in Pregatli |>er mesi 6 etc., ut in parte; e questo su la Piavesela in tri-vixana, per voler far certe |iossessioni etc. e fu presa. E fono elecli sier Donado Marzello qu. sier Antonio è ai X savii, c sier Polo Yalier fo proveditor sora la Piava qu. sier Silvestro, e il Mando refu-doe, e fu fato |>oi sier Piero Michiel fo pniveditor a Pizegalon qu. sier Luca. Ancora lo preso far per Colegio, in locho di procuratori, tre a veder le cosse di IJpomani, e debino referir. Ave 28 di no, 121)di si; et cussi fonnodecti sier Balista Morexini fo savio, à termini, qu. sier Carlo, sier Stefano Contarini fo cao di X qu. sier Bernardo, e sier Cristofal Moro fo cao di X. 28 * A dì 17 zugno. Pii posto per sier Vido Antonio Trivixan c sier Lunardo Emo savii ai onleni, certo ordino di galie solil over grosso, e il princi|)c dia sacramento al savio di ordeni va a sentar, di obscrvar li ordeni e leze. Item, cerio onlhie di le galie di FRndra. Item, fu poslo, per tutti li savii, far per gran Conscio uno proveditor in Alcxio |ier 4 man di eledion, per anni 2, con ducali 400 ncti a l’anno. Ave 3 di no, 101) di si, e cussi fo electo sier Francesco Morexini el proveditor soni 1* armar qu. sier Nicolò, qual refudoo, o in loco suo fo poi electo sier Nadal Marzelo fo vice soraeomito, di sier Nicolò, el qual aceptò: sichè suo padre è il primo proveditor electo per grad Conscio a la ZelMoni», et questo è il primo electo (in Alcxio), et è andati. A dì 22 ditto. Po |wslo per li savii ni ordeni, atento è stà alienade molle cosso su l’isola di la Ze-falonia, ridetteci saline, peschiere, molini e dalii. fonno dii Signor turco, che tutte siano lajade, e messe in la camera nostra. Item, le baronie concesse senza autorità di Pregadi, siano lajà, nè se possi de catterò alienar solo pena etc. senza pagar la decima etc. ut in parte. Et ave tulio il Conscio; havendo termine però 6 mexi a tuor la confirmalion. Item, li ditti messeno che, per lettere dii consolo nostro a Damasco, si à inteso la poca obedientia à lui etc. ; che tulto sia commesso ali avogadori, e il consolo comandi reai e personal, ut in,parte ride et lege. Ave: IO di no, et 126 di la parte.