39 proponente e sulla maggiore o minore probabilità che egli osservasse le condizioni della tregua, pago di liberarsi da un onere finanziario non lieve. Era naturale che Venezia, cercasse di distogliere il Pontefice da un accordo che le nuoceva, ma era ugualmente naturale che Clemente VI persistesse nel voler conchiusa la tregua e nel prestare facile ascolto alle rimostranze dei Turchi che accusavano i Veneziani di aver per primi violato l’accordo, ma finalmente la Signoria, comprese che il conflitto fra gli interessi propri e quelli del Pontefice era irriducibile, e rinunciò ad ogni ulteriore tentativo, convinta della sua inanità. Non molto tempo appresso il Pontefice vagheggerà nuovamente un’ unione contro i Turchi invitando a parteciparvi anche Venezia, ma questa, che allora avrà ben altri pensieri per il capo, essendo già nello stadio acuto delle ostilità contro i Genovesi, ammaestrata dalla passata esperienza, risponderà recisamente con un rifiuto di cui il Papa si dimostrerà meravigliato, rinunciando anche alla difesa di Smirne che a lei sola sarebbe stata accollata facendo così indirettamente il vantaggio dei Genovesi che in quella città, come dicemmo, avevano interessi prevalenti. Ma non ogni male viene per nuocere, ed anche 1’ accordo stretto dal Pontefice coi Turchi potrà giovare alla Repubblica che, trincerandosi dietro il rispetto e l’obbedienza dovuti da uno stato cattolico alle deliberazioni del Papa., potrà giustificare il rifiuto opposto all’ imperatore di Costantinopoli di stringere una lega offensiva e difensiva contro i Turchi. Per Venezia cominciava allora la triste odissea; tutti solleciteranno la sua alleanza contro il comune nemico della cristianità ; tutti invocheranno il suo aiuto, ma, con eguale prontezza, saranno disposti a lasciarla con danno e con beffe quando la avranno cacciata in un imbroglio ; e questo cominciava già ad intuire la Signoria, insieme alla necessità di essere in pace coi Turchi, anche se di tempo in tempo le recassero qualche molestia, piuttosto che combatterli apertamente avendo al fianco infidi alleati;