90 tinopoli, raduni il bailo, il capitano delle galee del Golfo, quelli delle galee di Cipro e d’Alessandria coi sopraccomiti, « vel illis ex eis qui se repererint », per trattare del modo migliore da tenersi « pro reddendo nobis imperatorem propicium et favora-bilem et de provocando et animando eum contra Januenses, faciendo hec verba moveri per baiulos nostros vel alterum eorum quibus fiant littore credulitatis propterea » e se, trovandosi in Costantinopoli il capitano generale dell’ armata veneziana, si offrisse il destro di poter tentare un’ azione militare, « secundum honorem nostrum et damnum nostrorum emulorum », coll’ aiuto dell’ imperatore, allora l’accennato Collegio, « quia in hoc non esset danda dilatio», avrebbe potuto, per ottenere il favore dell’imperatore bisantido, promettere a nome della Signoria la i remissione d’ una parte del debito eh’ egli aveva verso la Repubblica, relativo al servizio che egli avrà prestato, e, se tale promessa non bastasse ad indurlo ad accostarsi ai veneziani, « quia forte dubitaret, pro favore quam nobis daret, remanere in dissensione cuín Januensibus », si sarebbe dovuto assicurarlo che i veneziani non avrebbero mai fatto pace coi genovesi senza includervi anche l’imperatore di Costantinopoli ; se invece esso esprimesse senz’ altro intenzione di unirsi in lega offensiva e difensiva coi veneziani contro i genovesi, « voluinus quod reman eret in discretione dicti Collegii per maiorem partem ipsius tractandi et firmandi ligam et unionem . .. usque ad tempus duorum annorum vel inde infra quam melius poterunt cum illis avantagiis, condicionibus et modis qui pro honore nostro melio-res eorum discretioni, de qua plenius confìdimus, videbuntur ». Ad alcuni però dei Senatori era, sembrata eccessiva la facoltà lasciata all’ accennato collegio di poter stringere una lega col-l’imperatore di Costantinopoli, e si propose che esso si limitasse a sentire le precise intenzioni dell’imperatore per riferirle alla Signoria, « dicendo non dubitare quod, si aperiet piene volun-tatem suam vel per suum ambaxatorem vel per ipsos nostro Dominio, inveniet nos ampie dispositos ad ea que ad honorem suum et nostrum spectabunt », procurando però di indurre l’imperatore ad una azione militare contro i genovesi combinata coll’ armata veneziana in Costantinopoli ; ma prevale evidentemente la considerazione che bisognava agire presto e non la-