49 e per ottenere almeno, colla approvazione del Papa, una vittoria morale sugli avversari. I Genovesi però miravano a qualche cosa di ben più grave, cioè ad ottenere dal Papa « quod aliquis christianus non posset navigare ad locum Tane et alia loca imperatori Tartarorum supposita a Caffa supra ». Ma nemmeno i Veneziani rimanevano per conto loro inerti e, mentre erano stati inviati ad Avignone per ottenere possibilmente un pacifico accordo coi Genovesi, vedendo di non poter addivenire a ciò, nreparavano abilmente il terreno, nel caso d’una prossima, probabile guerra fra le due Repubbliche, in favore di Venezia. 38. Dal tenore d’una risposta deliberata in Senato ad alcune lettere ricevute dagli ambasciatori veneziani alla Curia romana, ci appare improvvisamente un fatto nuovo che prelude a quell’ alleanza veneto-aragonese, che costituirà il fatto più saliente della grande campagna navale contro i Genovesi, che si inizierà fra breve. Si tratta di un primo avvicinamento fra gli ambasciatori veneziani ed un messo aragonese alla corte di Avignone e di alcune proposte fatte ad esso. La parte del Senato nulla dice di più, e non specifica quale fosse il tenore delle richieste fatte dagli ambasciatori veneziani all’ aragonese, ma indubbiamente si doveva trattare di qualche vago accenno ad una futura possibilità di alleanza fra i due Stati, o meglio a un abile investigazione per conoscere se, nel caso di una guerra con Genova, Venezia avrebbe potuto sperare di unire le sue armi a quelle dell’Aragonese che aveva comune con essa 1’ interesse a veder depressa la potenza genovese, specialmente nel Tirreno 1). 39. Questa mossa degli ambasciatori veneziani, che trascendeva le loro istruzioni, non ebbe l’approvazione di tutto il Senato, una parte del quale dovette pensare che essi avessero oltrepassato il loro mandato, creando così un cattivo precedente che bisognava assolutamente rinnegare, quindi il Doge, i con- x) Senato. Misti, Reg. 26, c. 27 t.°, 1350. 28 Maggio. — La parte del Senato accenna solo ad una “ interrogacio „ fatta dagli ambasciatori veneziani “ nuncio sive ambaxadori „ del Re d’Aragona. Brunetti. — Contributo alla Storia delle relazioni veneto-genovesi. 4 38. I prodromi dell’alleanza veneto-aragonese. 39. Dissenso del Senato in proposito. — Si respinge la proposta di biasimare l’iniziativa degli ambascia-tori.