126 10G. Sua assoluzione. civitatem ... tam turpiter relinquentes in manus inimicorum.. . qui eam ceperunt, derobarunt et incendio concremarant propter deffectum et negligenciam dicti ser Thome Viadro in damnum maximum et detrimentum comunis Veneciarum ». 106. Anticipando alquanto gli avvenimenti, diremo che, dopo aver formulate queste precise accuse, gli Avogadori del Comun concludevano naturalmente perchè si ponesse ai voti la proposta di procedere contro il Viaro come reo di aver agito « con tra prode, honorem et statum comunis Veneciarum... et contra formam sue commissionis », ma per scrutinio secreto in Maggior Consiglio si deliberò, con 271 voti contro 150, di non procedere contro il Viaro, che così venne assolto. Questa assoluzione, dopo le precise accuse sostenute dagli Avogadori del Comun, giunge inaspettata anche quando si sappia che il Viaro aveva opposto ad esse un’abile difesa 1), sostenendo che non aveva trascurato di porre sulle mura buona guarnigione, non appena aveva saputo che i Genovesi si avvicinavano a Negroponte, e che ad essi aveva opposto coi suoi vigorosa resistenza e, se i Genovesi, ad onta di questa, erano riusciti a superare le mura ciò doveva attribuirsi non a viltà sua ma al numero soverchiante dei nemici contro i quali egli, il Viaro, che gli Avogadori di Comun avevano dipinto vilmente fuggente fra i primi dalla porta di Torressendo, con dodici dei suoi aveva cercato di opporre un’ ultima resistenza quando già la fuga era divenuta irreparabile, generale. Siamo propensi a credere che l’assoluzione del Viaro, che !) V. De Monacis. Op. cit. pag. 210: « Thomas Viaro regressus Nigropontem scripsit Venetias et alio expugnationem Nigropontis in hac sententia: quod die 24 octobris predictae novem galeae venerunt prope civitatem per tria millia, quibus visis, disposuit custodias per muros; sequenti mane Januenses intraverunt per portam, contra quos jecit lapides cum machinis quas paraverat; hostes autem penes muros descen-derunt in terrarn et, iniecto igne in portas, occupaverunt Arsenatum, quibus ipse baiulus cum XII hominibus reliquis fugientibus occurrit. Hostes autem vociferantes «vivant Lombardi et moriantur Veneti », ceperunt campum et, post predas et igne iniecto, post mane reces-serunt ».