127 forse non sarà stato un Leonida, rappresentasse un atto di giustizia e che se Negroponte potè essere assalita, espugnata, depredata e abbandonata dai Genovesi nel breve volgere d’una giornata, la colpa non si dovesse far ricadere interamente sul Yiaro. Se ciò non fosse stato, l’assoluzione del Viaro che era, si noti, bailo di Negroponte quindi della chiave strategica del-l’Egeo, di cui Venezia non ignorava la somma importanza, sarebbe stato indizio di colpevole debolezza e funesto eccitamento ai venturi ; l’assoluzione del Viaro è già quindi una presunzione di innocenza, ma altre prove soccorrono ad avvalorarla. 107. Negroponte non doveva essere in grado di sostenere validamente un assalto poiché il 14 novembre '), pochi giorni innanzi che giungesse la notizia dell’assalto di Negroponte e quando questo forse era già avvenuto, in risposta alle continue, insistenti richieste del duca di Candia e del bailo di Negro-ponte, imploranti i mezzi di difesa per le loro isole, si deliberava di scrivere al capitano generale, « cnm salubre sit quod ipsa loca modernis temporibus sint bene fornita » incaricandolo di informarsi dal duca di Creta e dal bailo di Negroponte su ciò che più urgesse per la difesa delle loro isole ed in conseguenza « de galeis Januensium et armate sibi commisse provvidero de mittendo tam in Creta, in Negroponte illa fumimenta eis tam de corporibus galearum quam de armis et aliis forni-mentis que sibi videbuntur necessaria fore locis predictis, faciendo hoc sine dubio vel sinistro suo et armate sibi cammisse ». Quindi il rimedio, se pur giunse, arrivò in ritardo quando già quei di Negroponte avevano subito le conseguenzo funeste d’una imprevidenza che, diciamolo pure, non è lodevole ed in tali condizioni il Viaro, anche se nel difendere la sua città non si addimostrò un eroe, ebbe certamente buon giuoco per la sua difesa, tanto da riuscire a strappare una assoluzione al Maggior Consiglio. 107. Condizioni di Ne-gropoute. 1) Secreta Consilii Rogatomm. lì. B. (II) c. 79 t.°. 1360. 14 novembre