123 aver posto lo scompiglio fra i Veneziani, perchè, per l’esiguità delle forze e la mancanza di altri aiuti, non si poteva mantenere la conquista. Quest’ audace colpo di mano sorprese i Veneziani che credevano d’aver annientato i nemici e, come sempre accade in simili occasioni, non volendosi riconoscere di aver errato nell’ apprezzamento delle forze avversarie, si cercò subito il responsabile e le accuse si appuntarono tutte contro il bailo veneziano a Negroponte, Tommaso Viaro che fu posto in stato d’accusa e processato l). 105. Di quali reati egli dovesse rispondere è detto chiaramente nell’atto di accusa2) compilato dagli Avogadori di Co-mun, Ermolao Gradenigo, Giovanni Sanuto, e Andrea Foscolo incaricati di fare una inchiesta « super captione terre Nigropontis !) A giustificare il Viaro di non esser stato « homo de cuor », come dice il Trevisan, si possono allegare specialmente le sue condizioni psichiche. — Nel 1348, mentr’egli era conte e capitano di Zara, la peste gli aveva strappato 4 figli, tanto che, sotto il colpo dell’ enorme sventura, aveva chiesto ed ottenuto dalla Signoria d’essere esonerato da quel reggimento (Grazie, XII c. 9 t.° 1348. 20 luglio). — Eletto poi bailo a Negroponte, gli era stato concesso, « non obstante commissione sua », che un suo figlio di 17 anni potesse dimorare con lui « prò consolatone et remedio suo . . . cum quinque sui filii sint viam universe carnis ingressi ». (Grazie, XII c. 83). *) Avogaria del Comun. Raspe. Reg. 2 c. 74 e 74 t.° 1352. 18 gennaio (m. v.). — « Cum super captione terre Nigropontis capte et derobate per Januenses inimicos Comunis Veneciarum, cuius terre tunc temporis nobilis vir ser Thomas Viadro de ducali mandato erat baiulus et capitaneus, facta foret inquisitio per dominos Advocatores Comunis de mandato eiusdem ducalis domimi contra ser Thomam Viadro, eo quod diceretur ipsam terram Nigropontis fore amissam et per Januenses inimicos predictos captam et derobatam propter deffectum et negligen-ciam ipsius ser Thome tunc baiuli et capitanei eiusdem terre Nigropontis et porrecta foret cedala infraseripti tenoris: Vobis Inclito Domino Duci, vestroque honorabili et sapienti Consiglio reverenter exponimus nos Hermolaus Gradenigo, Johannes Sanuto et Andreas Fuscolo, Advocatores vestri Comunis, quod cum nobilis vir ser Thomas Viadro, ohm, de vostro mandato, baiulus et capitaneus Nigropontis, civitatis vestre, tempore sui baiulatus et capitanerie habuisset nova certa de Vili ga- 105. Processo del bailo Tommaso Viaro. Accuse mossegli.