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perchè gli ambasciatori veneziani avrebbero potuto forse trovare un accomodamento sulla questione delle decime ed accordarsi per quanto riguardava la lega contro i Turchi senza attendere
il	convegno indetto dal Pontefice per il maggio successivo, si approvò il richiesto invio degli ambasciatori, che fu però preceduto da quello di una lettera diretta al Pontefice, in risposta all’altra di esso, datata dal 4 gennaio, lettera con cui la Signoria dichiarava naturalmente di non aver dato mai motivo di ostilità ai Genovesi, « set pocius omnis causa quietis et pacis », mentre essi avevano fatto sopportare ai Veneziani ingiurie d’ogni specie, tollerate soltanto « in virtute nostre paciencie » ; si dimostrava disposta tuttavia a mandare, secondo la richiesta papale, i suoi ambasciatori ad Avignone solo scusandosi di non poter far ciò per il termine assegnato, cioè per la festa della Purificazione della Vergine, dato anche il ritardo con cui le lettere papali erano giunte a Venezia ; insieme si deliberò, in massima, l’invio di due solenni ambasciatori, rimettendone solo ad altro giorno la nomina « eo quod negocia committenda eisdem sunt ardua et ponderosa, et salubrem ac solempnem deliberacionem requirant». Però le cose rimasero in sospeso per circa un mese e l’ambasciata, che avrebbe dovuto partire per Avignone poco tempo dopo la lettera mandata al Pontefice, indugiò invece fino alla seconda metà di febbraio.
    34.	Crediamo che a ciò non fosse estranea la repugnanza dei Veneziani all’intromissione papale, ma, ad ogni modo, in Senato, pensandosi ’) « quod .... posset per aliquos admiratio sumi de dilatione habita in mittendo .... ambaxatores », si stabilì di scusare l’indugio allegando le condizioni interne di Genova dopo la morte del Doge Simone da Murta, poiché la prudenza consigliava di attendere lo svolgersi degli avvenimenti per vedere se non fosse il caso di poter addivenire ad un reciproco accordo anche senza l’intervento papale; ma, essendo rimaste inalterate le relazioni ostili fra Genova e Venezia, si approvò definitivamente l’invio degli ambasciatori al Pontefice per cercare una via di accomodamento.
*) Senato. Misti. Reg. 25, c. 76, 1349, 6 febbraio (m. v.).
  34. Indugio frapposto al-1’ invio della ambascieria deliberata.
   Commissione degli ambasciatori : rimostranze contro i Genovesi. - La questione della navigazione del Mar Nero.