88 tere nel Mar Nero piuttostochè nell’ Egeo. In questo la Repubblica possedeva forti basi di operazione, come Tenedo e Negro-ponte e rifornimenti lungo le coste, per cui 1’ armata veneziana avrebbe avuto molte probabilità di vittoria, ma nel Mar Nero tutti questi sussidii mancavano completamente ai Veneziani e n’erano invece ben forniti i Genovesi verso i quali quindi si sarebbero rivolte tutte le probabilità di successo nel caso di una battaglia navale fra lev squadre delle due repubbliche. Qualora però i genovesi spontaneamente offrissero la, restituzione delle persone e degli averi dei Veneziani da essi sequestrati in Caffa ed altrove, «et de hoc vellent prestare securita-tem tam sufficientem de qua rationabiliter contentan possimus », si lascia all’ arbitrio del capitano generale di accettare o no le offerte dei genovesi « secundum ea que habuerit et speraverit posse lacere . . . non supersedendo propterea capitaneus noster, pendente hoc tractatu, de damnificando Janüenses set ad dam-num eorum viriliter intendendo », ma promettendo però formalmente di desistere dalle ostilità qualora i genovesi offrissero « sufficientissimas securitates » di restituire le persone ed i beni, nel qual caso il capitano generale dell’ armata veneziana avrebbe potuto promettere per parte sua, se ciò gli sembrasse opportuno, la restituzione delle persone e dei beni dei genovesi che fossero stati sequestrati dai veneziani, « solummodo que extarent et reperirentur apud nos vel nostros in toto vel parte ». Successive deliberazioni completano la commissione del ca pitano generale di cui nella parte del 22 agosto s’erano solo tracciate le linee generali : se accadesse al Ruzzini di « ire in Romaniam » avrebbe dovuto procurare ') « quod navigia et bona nostrorum, tam existencia intra Mare Maius quam extra, redu-cerent se in locum securitatis ita quod sinistrimi eis evenire non possit », e, dopo aver fatto in quelle parti « omne id quod fieri poterit. . . secundum honorem nostrum et damnum inimicorum », levati in Costantinopoli mercanti e merci veneziane, avrebbe dovuto ritornare a Negroponte od a Corone è, trovando quivi ordini della Signoria, attenersi ad essi, ed altrimenti procurare, ') Secreta Consilii Rogatorum. R. B. (II) c. 61 1350. 31 agosto.