57 sive degli ambasciatori veneziani avevano informato il Senato che gli ambasciatori genovesi avevano lasciato Avignone senza concludere il desiderato accordo, quindi il 18 luglio, si iniziano i « negocia. contra Januenses ». — Ma non si procede senz’altro alle ostilità aperte, e si tentano ancora, per l’ultima volta, però con una speranza minima di successo, tutte le vie diplomatiche per scongiurare, o almeno per ritardare, lo scoppio della guerra. 47. Fallita la mediazione papale, la Signoria volle sperimentare per conto suo di mettersi direttamente in relazione con Genova, prima di aprire le ostilità, e deliberò di inviare una solenne ambasciata al doge di Genova collo scopo manifesto di poter trovare qualche via d’accordo, ma con un altro occulto, e certo più importante, di conoscere i piani dei Genovesi per poter, di conseguenza, provvedere, secondo il caso, ad una efficace azione militare. — « Cum . . . inter alia que possint nobis utilia provenire », dice la parte, « sit presentire utilitatem et fi-nalem deliberationem eorum, (Januensium) ut possimus statui nostro providere salubriter, vadit pars, invocata Christi gratia, quod, tam prò ista causa, quam etiam quia, disponente Domino, posset inveniri aliqua bona via concordi inter partes, mittatur unus solemnis amba-xator ». Le istruzioni date a quest’ambasciatore sono tutta una fiera requisitoria contro la condotta dei Genovesi cui si contrappone costantemente quella dei Veneziani leale, paziente, rispettosa dei patti. Afferma la Signoria che, da quando per 1’ ultima volta s’era stretta la pace fra le due Repubbliche, Venezia, non solamente l’aveva onestamente osservata, ma in più occasioni aveva dimostrato coi fatti di non voler in nessun modo violare gli accordi anche se i Genovesi avessero dato causa di discordia ; e si prosegue ') rammentando ai Genovesi come, essendo sorto L) Sorbelli Albano, La lotta fra Genova e Venezia per il predominio del Mediterraneo (Memorie della R. Accademia di Scienze dell’istituto di Bologna). — Classe di Scienze morali. S. I. P. VI (1909-10) pag. 91 e segg. 47. Trattative dirette con Genova. Commissione data al-1’ Ambasciatore.