106 9'2. toria atri. E così si risolse quella lega contro i Turchi che sembrava iniziata sotto così lieti auspici. Un po’ di diffidenza reciproca, la tendenza, naturale in tutti gli affari di simil genere, ad addossare ad una sola delle parti contraenti tutti gli oneri riservandosi però di godere i possibili vantaggi, e sopratutto l’astensione di Venezia che allora aveva da combattere un nemico più vicino e più pericoloso, come Genova, contribuirono in varia misura allo scioglimento di questa lega che preludia, per il suo esito infelice, alle molte altre che, nel secolo successivo special-mente, avranno ugual sorte. 92. Mentre fra Venezia, Avignone e la Corte di Aragona correvano questi negoziati, la sorte delle armi volgeva lieta per i Veneziani, che il 10 Ottobre giungeva a Venezia la notizia che il capitano generale dell’ armata veneziana aveva riportato sui genovesi una notevole vittoria l). Il Ruzzini, giunto a Modone ed avuta notizia che la fiotta genovese era già entrata nell’Egeo, seguendo la sua commissione, s’era posto sulle traccie di essa, doppiando il capo Malea e costeggiando Negroponte ; per via venne a sapere che 14 galee genovesi, cariche di ricche merci -), capitanate dal genovese Nicolò de’ Magnerri erano nel porto di Castri, non molto discosto da Napoli di Romania; le sorprese impreparate alla battaglia e ne catturò dieci, le altre quattro poterono fuggire perchè gli equipaggi di alcune navi veneziane, invece di attendere al-l’inseguimento dei nemici e rendere piena la vittoria, s’erano gettati avidamente sul ricco bottino lasciando alle 4 galee genovesi tutto il tempo di mettersi in salvo. ì) Secreta Gonsilii Rogatorum. R. B. (II) c. 72, 1350, 10 ottobre. *) V. Brunetti Mario. La battaglia di Castro (1350) ed il regolamento delle prede marittime della Ropubblica di Venezia in «Rivista marittima». Febbraio 1910. Lumeggiano assai bene le condizioni materiali e morali della marina veneziana del secolo XIV due studi del Manfroni, intitolati entrambi « La disciplina dei marinai veneziani nel secolo XIV », uno nella « Rivista marittima ». Maggio 1902, pag. 237 e sgg., l’altro negli «Atti e memorie della R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova » N. S. voi. XVIII, (1902) pagg. 109-129.