131 que Vestra Serenitas, velit aut nolit ligam et unionem cum ilio, senciat yoluntatem immutabilem eius regis ». Migliorate dunque le condizioni del trattato, il Visconte di Cabrera ne assoggettò i capitoli all’ ambasciatore veneziano, facendogli notare che essi rappresentavano la volontà incrollabile del Re d’Aragona, per cui la Repubblica di Venezia le avrebbe dovute accettare senz’ altro nella loro integrità, ed allora l’alleanza si sarebbe effettuata, altrimenti il Re d’Aragona non sarebbe stato disposto a mutare d’una linea la sua volontà ; soggiunse che, se alleanza dovesse stringersi fra i due stati, era necessario che ciò avvenisse al più presto, avvicinandosi la stagione invernale e dovendosi allestire per la primavera seguente 30 galee; assicurava inoltre che da Perpignano « per cambium vel per alium modum, mitteretur pecunia que contin-geret partem vestram (dei veneziani) ». Era nella commissione data all’ ambasciatore veneziano l’obbligo di esprimere anche il proprio parere sui negoziati che correvano fra lui ed il procuratore del Re d’Aragona e non di limitarsi semplicemente a riferire esattamente quanto si andava svolgendo ; ma, per formulare un giudizio qualsiasi sulla loro opportunità mancava allo stesso un’ importante elemento, la conoscenza degli avvenimenti che, contemporaneamente ai suoi negoziati alla corte Aragonese, si svolgevano fra Veneziani e Genovesi; quindi, egli conclude: * consulte nescio quid vobis seri-bere possim », e lascia al Senato, che meglio di lui era informato dell’andamento della guerra, il dedurre dalla sua fedele narrazione delle trattative Coll’Aragonese la norma della condotta ch’egli avrebbe dovuto seguire. Però non può fare a meno di comunicare una sua osservazione, la cui importanza non poteva sfuggire alla Signoria, che, cioè, così il Re d’Aragona che il suo procuratore, il Visconte di Cabrera, quando venivano a parlare dell’alleanza coi Veneziani, insistevano continuamente su questo punto: « quod ipse (l’Aragonese) non habet guerram cum Januensibus set est in tregua cum eis, et cum vos (veneziani) incepèritis guerram cum illis causa vestre guerre contra illos aggreditur, et dicit quod Januenses habent suum nuncium hic per quem ipsi pro-mittunt facere restitucionem damnorum datorum regi et genti-