4!) MCCCCCIII, MAGGIO. 50 Copia di alarne lettere narra il modo di la udientia data per il soldati a sier Beneto Sa-nudo orator nostro, et tarii loro costimi. Come in quella matina. a 1’ alba, mentono a cavalo con molti signori, chaschi et ■mamalucbi, qiiali lo vene a levar di casa, e andono al castello con tutta la fameglia sopra li ascili. Gioliti a’ piedi dii castello, smontali de cavalo, per esser el castello sopra uno monticello, montono una scala di Corsi 50 scalini, et in capo de dita scala ritrovouo una porta granda di ferro aperta. E dentro era sentalo lo castellano cli’é armiragio di 1000 lanzc, vestito di biancho con la sua lessa in capo, con due come, e da uno lai e da l’altro havea torsi 500 mamalucbi tutti vestiti de bianco, con alcune bcrete in capo’longe, nieze negre e meze verde, quali stavano lutti a la fila con uno silentio et reverenda che parevano frati di San Francesco observanli. Intrati che fono la porta predita, ne passonopoi undici altre grande pur di ferro; e tra 1’ una e I’ altra di dette undici porte stava a la guardia eunuchi et negri et bianchi, a tre over qua-tro jx.t porta sentadi, con una superbia et reputatone mirabile. Et avanti loro, per cadauna porta, hanno più di 100 mamalucbi in piedi, vestili ut su-pra, et con li! reverenlia et silentio ut supra. E intrati che fono alla duodecima porta, se messemi a sentar ivi, per esser strachi, l’orator e li altri, perchè ila la prima porta lino alla dodicesima è quasi uno miglio. E ripossali alquanto, fono chiamali entro la tredicesima porta custodita da eunuchi c niama-luchi ut supra. Ivi Irovono una corte, granda come 0 volte la piaza di San Marco ; e da una banda e da P altra di ditta corte erano in ala torsi 0000 mama-luclii, tulli veslidi di biancho, con le barcle verde e negre, quali stavano con la stilila sua reverenlia. Et in capo de dita corte era uno paviglione di seda a l’incontro dii sol. da la banda dii qual era uno ma-stabè alto dui brazi, longo quatro, largo dui, uno coperto di panni zali, e arente dillo maslabè, per forsi 4 pi)ssa, era panni ancor zali in terra, et arente a quelli panni, a l’incontro dove passava esso orator, era in terra uno tappeto grandissimo. Sopra ditto maslabè era sentalo el signor snidano a modo rabesco, vestilo di sotto di bianco edi sopra di panno verde scuro, con la fessa in capo con tre come, e arente havea la spada nuda e il burchiero. A banda dreta del mastabè, sopra uno tapeto de vari, erano da forsi X armiragli, vestiti di biancho di sotto e di "20 sopra de varj colori, lutti con le fesse con le corna; a banda sinistra erano molti mori ben vestiti, officiali de ditto signor soldan. Poi elio esso oralor in-troe in ditta corte, con molle revcrentio, facendo vista di basar lui e la sua coni|iaguia la terra, and oc lino a loco dii tapedo, zoè esso orator et il secretano Alvise Barbatela, qual era forsi H pssa lontan dii soldan, e lì lo orator dette le lettere credential, el per el magnifico turcimano, ditto al signor soldan quanto li parve, ritornono indriedo, c veneno a l’ultima porla per ussir fora dii castello. F, perchè l’era zorno ordinario de audientia, che (ulti coreno al castello, sopra la piaza, avanti di esso castello, era forsi milia cavali con li schiavi soi, che aspedavano loro patroni. I.i quali schiavi sono soliti, quando vedeno cristiani a cavalo, inalidirli o trarli le prede driedo, non vardando nè oratori nè altro. E il castellali dubitando di questo, perchè fu fato a mis-sier Piero Diedo oralor nostro, mandò, avanti che esso nostro oralor usisse tli castello, to soi ma-maluchf a piedi con bastoni grossissimi in mano, quali comenzò lalmciite a bater quelli schiavi che stavano preparati a salutar nostri al modo suo, rompendoli teste e brazi in tal modo che questi IO messene in fuga li 1000 cavali e li schiavi clic erano con quelli, e da colpi di bastonate feceli tutti redur uniti in capo di la piaza, che non osavano parlar. Tanta è la obedienlia et reputation hanno questi mainalu-chi apresso questi patroni mori, che uno è suficiente chazar 1000 a modo pecore. E falò questo, l’ora-tor monloc a cavalo senza strepito alcuno, e ritornò a caxa accompagnato da quelli signori lo menò fuori ; dove gioliti, subito mandoe uno presente al signor soldan sopra alcune tabule falò a modo mezo-lere. El presente fu questo : veste (5 tra panni d’oro richi e poveri e restagni, veste 10 di veludi de diversi colori, veste I I tra rasi e damaschini di di-, versi colori, veste 110 tra scartati e paonazi, zebelini 120, vari 8000. formazi peze 40, che fu lietissimo presente, era più di 110 homini die lo portavano. El zorno sequenle dia aver l’audientia secreta dal dillo signor soldan, e si mete ogni diligenti» a la ex-pedition. Data al Chayro, a dì 24 aprii 150.1. 20 * Alvisf. Barbacela, secretano. Su mar io de una altra lettera. Narra le cosse, ut aule. Come, anta l’audientia publicadal signor soldan, il dì sequenle la matina, poslo bordine di haver la secreta, moutoc a cavalo, e per certa via secreta